Focus avversari: il Parma
Squadra
— 6 dic 2024Le caratteristiche, i punti di forza e cosa aspettarsi dalla squadra di Fabio Pecchia
Con la trasferta di Leverkusen all’orizzonte, i nerazzurri ospitano il Parma nel 15esimo turno di Serie A. I gialloblù, dopo un avvio di campionato entusiasmante seguito poi da un periodo di stallo, sono reduci da una pesante vittoria maturata tra le mura del ‘Tardini’ contro la Lazio. Nel 3-1 finale, la squadra di Pecchia ha messo in mostra tutta la sua essenza da squadra tanto viva, presente nel corso dei novanta minuti e votata all’attacco, quanto allungata e aperta in fase difensiva. Il Parma si presenta al match di ‘San Siro’ con nove punti conquistati nei sette match giocati sin ora contro le prime otto squadre della classifica, con le uniche due sconfitte arrivate contro Napoli e Atalanta.
Lo stile di gioco “sfrontato” e a viso aperto del Parma, si sta rivelando molto efficace contro le teste di serie della classifica, che soffrono l’intensità della squadra di Pecchia sommata all’iniziativa e alla creatività offensiva fino agli ultimi istanti del match. Per i nerazzurri il test non sarà semplice, contro una squadra che mette in campo con continuità opzioni offensive creative e grande intensità.
NEL SEGNO DI MAN
Con Bernabè ai box per una lesione al flessore, sono aumentati i compiti in campo di Dennis Man, asso assoluto di questo Parma. Nel 4-2-3-1 di Pecchia, Man, almeno sulla carta, viene impiegato da esterno o da numero dieci alle spalle di Bonny, ma in realtà al fantasista romeno viene data massima libertà in campo, al fine di sfruttare tutta la sua creatività. Per rendere al massimo, infatti, Man spazia su tutto il fronte offensivo, prende parte alla costruzione del gioco in mediana e sfrutta il suo dribbling e la sua efficacia in fase di conclusione per inserirsi in area di rigore, saltare l’uomo negli uno contro uno ed essere freddo davanti al portiere.
Per il gioco propositivo proposto da Pecchia, Man è vitale, in quanto risulta come la pedina che più di tutti riesce a creare gioco ed aprire gli spazi, favorendo gli inserimenti in particolare di Sohm e Cancellieri. Il classe 1998 è attualmente l’ottavo giocatore in Serie A per expected assist creati (3.16): il giocatore che più sta giovando della creatività di Man è Ange-Yoan Bonny, attaccante classe 2003 che ha recentemente collezionato presenze con la Nazionale francese Under 21, è a quota 4 gol in Serie A ed oltre alla finalizzazione, ha i piedi e la visione di gioco necessari per giocare di sponda in modo efficace, legando i giochi offensivi del Parma nel migliore dei modi.
Se i due uomini di punta sono Man e Bonny, Pecchia può comunque contare su un parco esterni di buon livello, che vede Mihalia, Benedyczak, Cancellieri e Almqvist essere tutte pedine utili al servizio del tecnico, con buone doti nel saltare l’uomo e nello sfruttare le ondate offensive create dalla squadra, con velocità e capacità di inserimento. Il Parma accompagna le manovre offensive con quattro o cinque giocatori, andando a comporre un fronte molto omogeneo per caratteristiche e che lascia ai giocatori la possibilità di leggere la situazione che si trovano davanti e produrre la soluzione migliore.
Tra le mani del tecnico sta emergendo anche il giovane trequartista Anas Haj Mohamed, in gol contro la Lazio: il classe 2005, in un fronte offensivo molto impulsivo e con grandi doti fisiche, ha la tecnica e la mente per rallentare l’azione quando necessario, dettare i tempi ed imbucare i compagni, fungendo da numero dieci.
Quella che si troveranno davanti i nerazzurri è una formazione estremamente offensiva che conta 20 gol segnati (ottavo miglior dato di tutto il campionato), solo uno in meno del Napoli primo in classifica e 20.74 expected goal creati (ancora una volta ottavo miglior dato di tutta la Serie A).
UNA SQUADRA VOTATA ALL’ATTACCO
Per una squadra così partecipe alla fase offensiva, c’è un prezzo da pagare in fase difensiva. Se infatti a livello di produzione offensiva il Parma è tra le migliori otto squadre del campionato, dall’altra i gialloblù, nonostante i 22 gol subiti, sono la quart’ultima squadra della Serie A per expected goal concessi (26.11).
Nonostante Pecchia affidi pochi compiti offensivi alla sua linea a quattro, la pressione lasciata sulla difesa dall’impiego del resto dei giocatori impegnati in fase offensiva è elevata. Il Parma concede un alto numero di contropiedi, ritrovandosi spesso in inferiorità numerica, allo stesso tempo anche in fase di possesso gli uomini di Pecchia concedono spazi: la richiesta di marcatura a uomo da parte del centrocampista difensivo, solitamente Keita o Estevez, sul playmaker avversario lascia spazi ancora più ampi nella trequarti del Parma, permettendo ancora maggiormente inserimenti e conclusioni dalla distanza. Oltre al capitano Del Prato, si sta pian piano ritagliando un ruolo sempre più significativo al centro della difesa il classe 2007 Giovanni Leoni, presenza fissa anche della Nazionale Under 19 italiana.
Seppur la difesa della squadra di Pecchia è stata in grado di collezionare soltanto una clean sheet in stagione, nel derby emiliano contro il Bologna, dall’altra parte il Parma è una squadra che ha dimostrato di affrontare le big della classifica faccia a faccia, non avendo paura di proporre il proprio gioco offensivo e mantenendo l’attenzione e la pericolosità nell’area avversaria fino agli ultimi istanti del match.