Riyadh, giorno 4 - Insieme
Supercoppa 23/24
— 19 gen 2024Riyadh, siamo ancora qui. Abbiamo imparato a conoscerci così bene che ci siamo regalati altri tre giorni insieme. Abbiamo aspettato il nostro primo appuntamento con un mix di sentimenti: la voglia di correre verso il primo calcio d'inizio, la speranza di prolungare il nostro viaggio, il sogno di vivere un altro momento di interismo, tutti insieme. Chi ha viaggiato per migliaia di chilometri lo ha fatto con una fede tutta particolare: la prima partita, con il rischio che fosse l'ultima. La prima partita con la voglia di giocare la seconda. Sono arrivati tutti, oggi, a Riyadh. Da Milano, ma non solo. Dall'Iraq, dal Libano, dal Bahrein. E dalle altre città dell'Arabia Saudita. Riyadh centro del mondo nerazzurro. È impossibile non sentire tutto questo affetto. È impossibile non restituire a questa gente la versione migliore di te stesso. Quando vedi la tua gente su questi spalti, dove non te lo aspetti, capisci che allora sì, non stai correndo da solo. E allora, andare più veloce, diventa più facile. È solo un fischio, ma dà il via a una vertigine di emozioni. È una palla che rotola su un piano inclinato, è un'espressione così bella che a un certo punto gli applausi non bastano più. Ed è contagioso, coinvolgente: vorresti che non finisse mai. Marcus, Hakan, Davide: chi manda un bacio, chi ruggisce. La voglia di regalarsi un'altra opportunità, un'altra partita, vince su tutto. Il calcio è così: c'è sempre un'altra partita da giocare e Riyadh sarà ancora il nostro palcoscenico. Siamo ancora qui: con il nostro mister, i nostri giocatori, la nostra gente.
Insieme.
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