COMO, ITALY - JANUARY 02: Lautaro Martinez of FC Internazionale speaks to the media during the FC Internazionale Press Conference at the club's training ground Suning Training Center at Appiano Gentile on January 02, 2023 in Como, Italy. (Photo by Mattia Pistoia - Inter/Inter via Getty Images)

Lautaro: "Emozioni uniche, ora darò il massimo per l'Inter"



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2 gen 2023
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Le parole dell'attaccante nerazzurro, campione del Mondo con l'Argentina


APPIANO GENTILE - È stato un Mondiale indimenticabile quello di Qatar 2022 per Lautaro Martinez: l'attaccante nerazzurro si è laureato campione del Mondo con la sua Argentina, diventando così il ventesimo giocatore della storia dell'Inter a conquistare la Coppa più ambita. Lo scorso 30 dicembre Lautaro è tornato ad allenarsi al Suning Training Centre, pronto per la ripresa della stagione nerazzurra: nella prima partita del 2023 l'Inter è attesa dal big match contro il Napoli, in programma mercoledì 4 gennaio a San Siro.

Le emozioni del Mondiale, il ritorno in Italia e nuovi obiettivi da raggiungere: Lautaro ha parlato di questo e molto altro in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti.

Qual è la prima cosa che hai pensato quando Montiel ha segnato il rigore decisivo in finale? "Ho provato delle emozioni uniche: ho pensato a tutto quello che ho fatto nel passato, era un sogno fin da quando ero bambino. Non pensavo però che fosse così bello" Era il sogno più grande della tua carriera? Qual è il tuo nuovo sogno? "Sicuramente sì, era il sogno più importante, vincere il Mondiale è il massimo, anche perché si gioca per il proprio paese e per tutta la gente. È stato bellissimo ed emozionante, anche per come è arrivato: adesso devo pensare a continuare a vincere. Questo è l'obiettivo: vincere tutti i trofei a cui partecipo". Con che carica arrivi dopo questa vittoria? Credi che l'Inter possa vincere il campionato? "Sì ci credo, non siamo neanche a metà stagione. Abbiamo perso dei punti, ma ora ci aspetta una partita importante, dobbiamo fare bene e essere intelligenti. In più a gennaio inizierà anche la Coppa Italia e ci sarà la Supercoppa: ogni obiettivo è importante per noi". L'Argentina ha sempre saputo reagire nei momenti difficili: cosa ti ha insegnato questa esperienza e quale caratteristica della tua Nazionale vorresti portare all'Inter? "La capacità di non tirarsi mai indietro, anche nei momenti di difficoltà. Le partite sono lunghe e la forza del gruppo è importante. Voglio trasmettere questo ai miei compagni: in tanti hanno giocato il Mondiale, abbiamo giocatori d'esperienza che sono molto importanti nello spogliatoio".

Come è stato vivere la festa di Buenos Aires e poi quella di Bahia Blanca? "È un'emozione difficile da spiegare: a Bahia Blanca sono nati molti personaggi importanti, non solo dello sport. Per me è un orgoglio, ma anche per tutta la mia famiglia che vive lì e i miei fratelli che sono degli sportivi. A Buenos Aires è stato pazzesco, con 5 milioni di persone: meritavamo una festa così". Pensi ancora a quello che è successo in Qatar? Quali sono stati i tre momenti più belli? "Il primo è la sconfitta con l'Arabia: dopo quella partita abbiamo parlato con tutto il gruppo e abbiamo ricominciato a lavorare come negli ultimi 3 anni. Il secondo è la sfida contro l'Olanda: dopo la loro rimonta è uscita la forza del gruppo, nei supplementari avremmo potuto vincere. Ai rigori poi l'importante è calciare bene: abbiamo vinto, la squadra mi ha dato tanta forza in quel momento. E poi il rigore di Montiel". Non c'è mai stato un Mondiale in questo momento dell'anno: cosa cambia per il fisico di un giocatore? "Sicuramente ti dà più forza perché siamo a metà stagione, è come se si giocasse il campionato. Può essere stancante dal punto di vista mentale più che fisico, soprattutto perché quello che abbiamo vissuto è stato molto forte, anche per come sono state combattute le partite". Hai vinto Scudetto, Copa America, Supercoppa e Coppa Italia: come si coltiva la fame di vittorie? "Lavorando, io ho amore e passione per questo sport ed entro sempre in campo per vincere, anche in allenamento. Il Mondiale è il massimo per un giocatore, ma dobbiamo qualificarci anche per il prossimo e provare a vincerlo. Tutti i giocatori vogliono vincere ogni anno tutti i trofei a cui partecipano: io sono uno di quelli". Aver vinto il Mondiale e raggiunto un nuovo stadio della tua carriera può renderti un calciatore migliore? "Abbiamo affrontato momenti difficili sia con l'Inter sia con l'Argentina. Quando non segno cerco di dare una mano alla squadra in altro modo. Io do il 100% ogni partita, ma sono umano come tutti e non sempre mi riesce tutto. Da un mese prima del mondiale avevo la caviglia a pezzi e ci sono arrivato non al mio livello. Nessuno però può dirmi di non dare il massimo: io do sempre tutto per l'Inter, per lo staff, il mister, i compagni e i tifosi". Hai recuperato pienamente? sei pronto per il Napoli? "Sì, sono tornato da 10 giorni di riposo, ma ho lavorato. Sto bene e se il mister mi sceglierà sono pronto ad aiutare la squadra". Com'è dal punto di vista mentale passare in due settimane dalle emozioni del Mondiale al campionato? "Può essere difficile, ma ho già festeggiato. Adesso da quando sono tornato ho ricominciato a pensare all'Inter, al match con il Napoli e a lavorare con i compagni". Come hai vissuto il tuo ruolo nell'Argentina? Nell'Inter sei più protagonista? "Sono pronto a tutto, in Nazionale gioco con il migliore del mondo. Tutti sappiamo cosa può fare in ogni partita, è giusto così. Nell'Inter cerco di fare il meglio con tutti i miei compagni d'attacco, mi preparo ogni allenamento per poi giocare nel migliore dei modi in partita". Cosa ti ha detto Inzaghi quando hai vinto e quando poi sei tornato? Come ti ha cambiato il Mondiale come uomo? "Ho cominciato giocando, poi al mondiale devi essere al 100% della condizione ma io non riuscivo ad allenarmi. Ho sempre imparato da queste situazioni, sono molto contento di quello che ho vissuto. Una volta tornato qui il mister mi ha fatto complimenti, i miei compagni mi hanno scritto e ora sono qui con loro a lottare per i nostri obiettivi". Se chiudi gli occhi qual è l'immagine che ti rimane dell'Argentina? E per quanto riguarda l'Inter? "Ci sono tanti momenti bellissimi con l'Inter, abbiamo vinto tre trofei che mancavano da tanto. Anche con l'Argentina è così, il Mondiale mancava da tanto: il momento più bello è quando mia figlia ha toccato la Coppa del Mondo. Lei mi ha cambiato la vita, ho vinto tutto da quando è nata: evidentemente mi ha portato bene". Dopo questa vittoria sei pronto a diventare un leader dello spogliatoio? "Sono quasi cinque anni che sono qui, mi sentivo importante nello spogliatoio già da prima. Ho preso tante responsabilità e cerco sempre di aiutare tutti i compagni, i gruppi si formano così. Vincere la coppa del mondo cambia tutto, ma non qui: sono la stessa persona e mi comporterò nella stessa maniera di prima". Come hai trovato Lukaku al rientro? Hai sentito la riconoscenza del club? "Sì, anche dopo l'Atalanta mi hanno ringraziato perché non mi sono mai tirato indietro. Io sono duro, voglio sempre giocare per aiutare i compagni. Romelu l'ho visto bene, noi quattro attaccanti stiamo tutti al meglio: sceglierà il mister, stiamo lavorando per affrontare la partita nel migliore dei modi". C'è un messaggio che ti ha fatto più piacere degli altri? Qual è stato il ruolo di Maradona nella vittoria argentina? "Il messaggio più importante che ho ricevuto è quello di mia nonna, che vive un periodo difficile. Il fatto che non ci fosse Diego ha ferito tutti noi argentini, ma è una leggenda ed è sempre stato con noi. Sicuramente si starà godendo tutti i nostri trofei". Pensi che se ci fosse stata l'Italia avrebbe potuto competere con l'Argentina? "Ho ricevuto tanti messaggi di argentini in Italia, siamo molto vicini. È bello che fossero in tanti con noi, perchè l'Italia da due Mondiali di fila non partecipa. Quest'anno lo meritava: adesso si deve preparare, perché ha tanti giovani forti e di talento. Spero che l'Italia ci sarà al prossimo Mondiale". Come hai trovato lo spogliatoio? Quale sarà la difficoltà maggiore nella partita con il Napoli? "Il Napoli ha tanta qualità anche nella costruzione dal basso, dovremo organizzare bene la pressione e fare il nostro lavoro. Tanto della partita passerà da questo, dobbiamo prepararci al meglio: la squadra sta bene, mi hanno raccontato come si sono allenati in questo periodo. Siamo carichi, sarà una partita importante per il nostro futuro". In cosa sei migliorato da quando sei arrivato all'Inter? In cosa vuoi migliorare adesso? "Ho imparato tantissimo con i diversi mister, anche tatticamente anche cambiato tantissimo. Nei prossimi anni voglio migliorare ogni giorno, non so in cosa, ma voglio migliorare in tutto facendo ciò che serve per la squadra".


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