MILAN, ITALY - MAY 15: Head Coach Simone Inzaghi of FC Internazionale speaks with the media ahead of their UEFA Champions League semi-final second leg match against AC Milan at Giuseppe Meazza Stadium on May 15, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)

UCL, Inzaghi: "Abbiamo tanta fiducia. Manca il passo più importante"



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15 mag 2023
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Le parole del tecnico nerazzurro alla viglia di Inter-Milan, semifinale di ritorno di Champions League


Martedì 16 maggio alle ore 21:00 l'Inter affronterà il Milan per la semifinale di ritorno della UEFA Champions League 2022/23. Alla vigilia del match, la conferenza stampa di Mister Simone Inzaghi:

Ad agosto, dopo il sorteggio dei gironi, in pochi credevano che sareste arrivati a questo punto della competizione: cosa ha fatto la differenza in questo percorso? "Chiaramente ad agosto c’era un po' di delusione perché non eravamo stati fortunati nel sorteggio però avevo detto che probabilmente anche Bayern e Barcellona non erano contenti di avere l’Inter in terza fascia. Quindi da parte nostra c’era tanta fiducia e adesso che siamo arrivati fin qua sappiamo che domani abbiamo un passo molto importante".

Cosa chiede al pubblico per avere più spinta in una gara così? Si aspetta che l’Inter giochi oltre il 100% delle sue possibilità? "Lo avevo già detto: domani saremo insieme con tutti i tifosi perché sono sempre stati con noi in tutti i momenti. Per tutti noi ci vorrà testa fredda e cuore caldo, è l’unica strada per interpretare gare come quella di domani".

Come stanno Lautaro e Correa? "Correa ha chiesto il cambio, io non lo avrei tolto perché mi stava dando soddisfazione, speriamo che non sia niente di grave, valutiamo oggi e domani per portarlo disponibile domani. Dovrebbe farcela, ma non siamo sicuri. Lautaro è in un buon momento e si sta alternando con gli altri attaccanti nel miglior dei modi".

Ti senti più tranquillo rispetto all’andata? "È una vigilia importantissima, da allenatore le vivo tutte allo stesso modo. Domani è una delle gare più importanti della storia dell’Inter. Sappiamo di avere un meritato vantaggio, ma sappiamo che non dobbiamo gestire, ma giocare da Inter".

Che lavoro avete fatto con Lukaku? "È successo un imprevisto sia per lui che per Brozovic e non li abbiamo avuti per 5 mesi. Siamo stati bravi nonostante la loro assenza, con finali giocate senza di loro. Lukaku ha lavorato tantissimo ed è arrivato in questo mese nel miglior dei modi. Lukaku tre gare in questo momento non so se può gestirle come ha fatto con tanta qualità nelle ultime due gare".

Come si può gestire la foga del Milan che dovrà provare a recuperare il risultato? Cosa ne pensa delle polemiche sull’arbitraggio dell’andata? "Sugli arbitri non parlo quasi mai, a volte non ci riesco. Se guardiamo alla partita d’andata andava valutato in modo diverso il fallo di Krunic su Bastoni e avrebbe dato al risultato qualcosa di importantissimo. Però non è stato così e non ci sono problemi. Come non ci sono problemi sulla designazione dell’arbitro francese di cui abbiamo massima fiducia. Sul Milan posso dire che sappiamo che ci sono insidie, ma tutti insieme cercheremo di uscirne nel modo migliore".

Dal punto di vista tattico partendo da quel vantaggio si può pensare di abbassare il baricentro? "Non si sa mai la partita che vai ad affrontare e non si sa mai come si sviluppa. Ci saranno momenti in cui ci difenderemo insieme e altri in cui ci proporremo. Affrontiamo una squadra che ha giocatori di qualità, che ha vinto lo Scudetto lo scorso anno e quindi dobbiamo fare grande attenzione".

Come sta vivendo questo momento a livello personale? "Siamo a 90 minuti da un sogno e grazie ai miei giocatori siamo arrivati anche alla finale di coppa Italia. Fortunatamente abbiamo lavorato molto bene durante la sosta e adesso con tutte queste gare ravvicinate è stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare. Cinque partite fa, in campionato, eravamo lontani dall’obiettivo della qualificazione alla prossima Champions League e adesso sappiamo che anche lì ci manca l’ultimo passo".

Come ha fatto a trasformare Calhanoglu in un regista di centrocampo? "È stata una scelta, un’intuizione. Ci è venuto a mancare Brozovic e in quel momento ho pensato che poteva essere Calhanoglu la soluzione più importante che potevamo avere. Anche Darmian da terzo di difesa sta facendo grandi cose e non aveva mai giocato in quel ruolo. Ho la fortuna di allenare giocatori di grandissime qualità che si sanno adattare alle situazioni".

Avete la sensazione che dipende solo da voi e non dal Milan? "Sappiamo che siamo in un ottimo momento e siamo pronti per una gara di questa importanza. Ci siamo già passati con una squadra forte come il Benfica, con lo stesso identico vantaggio. Sarà una partita che avrà delle difficoltà".

È più pericoloso sentirsi in finale o avere il braccino? "Sappiamo che abbiamo un vantaggio, ma non abbiamo fatto nulla. Basta andare indietro e guardare cosa abbiamo fatto. Dobbiamo mettere corsa, aggressività e determinazione ed insieme possiamo affrontarla con fiducia. Il braccino non deve assolutamente venire. Abbiamo campioni del Mondo, d’Europa e gente che ha giocato tante finali. Tutti sanno il valore della gara".

Questa gara può cancellare il cammino di quello che avete fatto finora? "Il match di domani riveste un’importanza grandissima. Indipendentemente da questo noi ci siamo e vogliamo arrivare là sapendo che era un obiettivo difficilissimo da realizzare. Sappiamo che le gare possono indirizzare un a stagione, ma conosciamo le difficoltà e sappiamo che abbiamo avuto la strada in salita quotidianamente. Le critiche ci devono essere e sono di grande aiuto".

Il turnover è vissuto bene dalla sua squadra: come è arrivato a creare questa consapevolezza? "Anzitutto è importante il lavoro quotidiano di tutti. Dopo il mondiale si è creato qualcosa di particolare. Il calendario era difficile da gestire, con l’impegno di tutti siamo stati bravi a gestirlo con la gestione delle forze".


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