Inzaghi: "Nessun calcolo, Leverkusen tra le migliori in Europa"

LEVERKUSEN - La BayArena di Leverkusen è il teatro della sesta uscita stagionale per l'Inter in UEFA Champions League. Dopo cinque giornate i nerazzurri viaggiano ad alto ritmo: un pareggio e quattro vittorie, nessun gol subito e secondo posto in classifica. Ora sulla strada della formazione interista c'è il Bayer Leverkusen, campione di Germania in carica, e con un ottimo cammino europeo anche in questa stagione. La squadra allenata da Xabi Alonso ha collezionato 10 punti nei primi cinque match ed è attualmente al sesto posto della classifica di Champions.

L'Inter, dopo la vittoria sul Parma, si è allenata nella tarda mattinata ad Appiano Gentile, prima di volare in Germania, dove scenderà in campo martedì alle 21:00. Alla vigilia della sfida, Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa.

È arrivato il momento di fare qualche calcolo alla luce della classifica che vi vede in un'ottima posizione? "Conosciamo il nostro cammino: è stato ottimo. Sappiamo che a 17 punti potresti essere nelle prime 8, con 18 punti si ha la certezza: alla luce di questo e delle tre partite che ci mancano, dobbiamo assolutamente fare il massimo già dalla partita con il Leverkusen. Giochiamo contro una delle squadre più forti d'Europa, che ha perso solo 3 partite negli ultimi 16 mesi. Ci siamo preparati per una sfida contro una squadra molto, molto forte".

Per prepararsi al match ha rivisto la finale di Europa League tra Atalanta e Leverkusen della passata stagione? "Sappiamo che affrontare l'Atalanta non è mai semplice. Abbiamo visto e rivisto le partite del Leverkusen, hanno giocato sia a quattro che a tre in difesa ultimamente. Quella di Xabi Alonso è una squadra riconoscibile, allenata da un ottimo allenatore che ha portato i suoi principi: giocano dal basso, pressano. Servirà tanta attenzione, siamo pronti ad affrontare qualsiasi modulo ci troveremo di fronte".

Si è dato una spiegazione del fatto che l'Inter è sempre al centro di critiche o di commenti velenosi? "Io alleno l'Inter e ho la fortuna di avere questi ragazzi che mi danno tutto. So dove sono partito con questi giocatori, so dove siamo arrivati. Dopo la partita col Parma ho parlato e mi riferivo al fatto che fino al 2021 la squadra ha faticato tanto in Europa. Abbiamo creato tanto insieme, con staff, dirigenza e allenatori. Tutti dicono che questo nostro cammino virtuoso sia partito tutto dalla finale di Istanbul, ma io penso che il primo anno che ho fatto qui ha dato qualcosa di più a tutti. Penso alle partite con Real Madrid e Liverpool: abbiamo giocato in maniera fantastica, contro due squadre che poi sono andate in finale quell'anno. Non guardiamo indietro, la partita col Parma l'abbiamo archiviata sabato e poi abbiamo pensato solo al Leverkusen".

I numeri dicono che in Champions segnate poco e non subite, in campionato i numeri sono diversi. Come mai? "I numeri sono importanti. In Champions League stiamo avendo un determinato rendimento sui gol subiti, è vero. In campionato ultimamente stiamo concedendo davvero poco agli avversari, dobbiamo dare seguito a queste prestazioni. Il Leverkusen è molto tecnico e non dà molti riferimenti, servirà grande attenzione".

L'Atalanta è favorita nella corsa al campionato? "Vanno fatti tanti complimenti all'Atalanta. Non so dire chi sia la squadra favorita. Il 13 luglio, nella prima conferenza stampa della stagione, ho detto che per me questo campionato sarebbe stato avvincente, con tante protagoniste, e che non sarebbe stato vinto con un distacco molto ampio, come invece è accaduto nel 2023 o nel 2024. Ci sono tante squadre attrezzate e sono tutte vicine".

In Champions League vediamo sempre Taremi titolare... "Sono molto soddisfatto di Mehdi: l'ho voluto, insieme alla società, fortemente. Tutti gli vogliono bene, ha giocato titolare tutte le partite in Champions e la classifica ci dà ragione. Contro il Lecce ha giocato una partita straordinaria. Lui sa che ci sono altri 4 attaccanti e tutti vogliono giocare. Arnautovic mi ha dato tantissime risposte positive quando chiamato in causa, non si risparmia mai. Correa è tornato a stare benissimo. Ho l'imbarazzo della scelta, spero che ci sarà sempre questa possibilità di scegliere chi mandare in campo. Questo vale anche per il centrocampo, mentre siamo più in sofferenza in difesa: abbiamo qualche problemino con le assenze di Acerbi, Pavard, Dumfries, oltre a Palacios che non è in lista. Speriamo già dalla prossima partita di avere a disposizione anche Acerbi e Dumfries".