Juventus - Inter ai raggi X



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5 apr 2022
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L'analisi della sfida vinta dai nerazzurri


LA SITUAZIONE IN CAMPIONATO

La vittoria dell'Inter domenica sul campo della Juventus e la conclusione della 31ª giornata con il posticipo del lunedì disegna questa classifica in campionato: Milan a quota 67 (con 31 giornate disputate), Napoli 66 (31 partite), Inter 63 (30 partite giocate), Juventus 59 (31 partite giocate).

La squadra di Inzaghi è tornata alla vittoria in campionato dopo i due pareggi con Torino e Fiorentina e si prepara ora alla sfida casalinga contro l'Hellas, in programma sabato alle 18:00 (qui i biglietti in vendita).

La classifica della Serie A

LE STATISTICHE DEL MATCH

È stata un'Inter meno pericolosa del solito in fase offensiva, ma incredibilmente determinata a valorizzare il gol su rigore di Calhanoglu, per raggiungere l'obiettivo dei tre punti. Un match infinito, durato 106'32", con il primo tempo che si è chiuso dopo quasi 10 minuti di recupero.

Specialmente nell'inizio di gara i nerazzurri hanno subito l'iniziativa della Juventus. I bianconeri nel complesso hanno calciato 22 volte verso la porta nerazzurra, inquadrandola in 5 occasioni e colpendo la traversa con Chiellini e Zakaria (su grande parata di Handanovic, arrivato al 13° cleansheet in campionato). L'Inter è stata chirurgica: 5 conclusioni con l'unica nello specchio rappresentata dal rigore vincente di Calhanoglu.

IL RITORNO DI BROZOVIC

Il match dello Stadium è stato quello che ha visto il ritorno in campo di Marcelo Brozovic, infortunatosi a Liverpool. Il centrocampista croato, pur badando più alla fase di contenimento che a quella di costruzione, ha rappresentato il solito valore aggiunto per la squadra di Inzaghi. Ha chiuso il suo match con il 95% di passaggi completati, ma soprattutto ha dato sostanza e una grande mano al reparto difensivo. 9 duelli vinti sui 10 effettuati, 8 possessi guadagnati, 6 contrasti vinti su 7. È stato un ritorno ricco di significato, che ha permesso alla squadra di alleggerirsi dalla pressione della Juve grazie alla sua visione di gioco e di avere nella sua verve atletica l'aiuto decisivo in tante situazioni. Marcelo ha chiuso la partita con 11,04 km/h di velocità media in Run, più di chiunque altro in campo.

Ci sono stati due momenti che hanno esaltato in maniera chiara la prestazione del croato: nel primo tempo si è opposto alla conclusione a botta sicura di Morata, posizionandosi nell'area piccola per respingere il tiro rasoterra. Nella ripresa ha ancora una volta scelto tempismo e posizionamento per spegnere, sempre in area, una possibile occasione per la Juventus.

BARELLA, UN PIENO DI ENERGIA

Con il ritorno di Brozovic anche Nicolò Barella ha potuto dar fondo alla sue qualità: il numero 23 nerazzurro ha chiuso il match con 13 km percorsi, almeno uno in più di tutti gli altri giocatori in campo. Corse, ripartenze, contrasti: 14 duelli e 9 possessi guadagnati. Una prestazione in crescendo, dopo le difficoltà iniziali in un confronto molto fisico e dispendioso con Rabiot.

SKRINIAR, L'MVP DEL MATCH

L'Inter si è esaltata nella compattezza difensiva, chiedendo ad Handanovic gli straordinari sul tiro di Zakaria ma, di fatto, contenendo con grande forza l'onda d'urto bianconera, con Allegri che si era giocato le carte offensive fin dall'inizio. Milan Skriniar è stato votato con il 75% dei voti come migliore in campo dai tifosi nerazzurri. Le sue cinque respinte difensive, la sua calma anche nei momenti più complicati: Skriniar ha limitato gli attacchi bianconeri anche grazie alla collaborazione dei compagni di reparto. Da sottolineare la grande prova di D'Ambrosio, attivo nei duelli fino al novantesimo inoltrato.

LE CHIUSURE DIFENSIVE

Non solo gol o parate. A volte ci sono interventi difensivi che valgono tre punti. In un match così complicato e rovente, l'attenzione e la dedizione, il sacrificio e l'abnegazione fanno la differenza. Ivan Perisic al 58' ha di fatto tolto alla Juve la possibilità di segnare un gol comodo, dopo una bella giocata di Dybala: una diagonale difensiva straordinaria del croato, un recupero che ha infiammato i tifosi nerazzurri. Nella partita di Torino sono state tante le giocate difensive da sottolineare, un sintomo di grande unità d'intenti.

CALHANOGLU E IL GOL PARTITA

Il rigore di Calhanoglu (qui la ricostruzione) ha permesso all'Inter di espugnare lo Stadium per la prima volta dal 2012. Per il turco si è trattato del settimo gol stagionale, il terzo su calcio di rigore (dopo quelli segnati a Milan e Napoli). 


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