Inzaghi: “Stagione a colori, ora il 100% per gli ultimi 90 minuti”
Squadra
— 21 mag 2022Le parole del tecnico nerazzurro nella conferenza stampa di vigilia di Inter-Sampdoria
APPIANO GENTILE - Vigilia dell'ultimo impegno stagionale per l'Inter che domenica 22 maggio alle 18:00 scenderà in campo per sfidare la Sampdoria di Marco Giampaolo. In vista della gara del Meazza, oggi mister Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa:
L’Inter ha messo in campo un gioco molto apprezzato dai tifosi. Qual è l’aspetto migliore di questa prima stagione? L’istantanea che sceglierebbe?
Sceglierei un’istantanea a colori, e non in bianco e nero come molti pensavano all’inizio: abbiamo vinto coppe, espresso il nostro gioco, siamo tornati a giocare gli ottavi di Champions League e siamo qui a giocarci lo scudetto all’ultima giornata, vedo tanti colori per raccontare questa stagione.
Che vigilia è? Quanto ci credete?
La squadra ha passato una settimana come le altre nel preparare la partita, sappiamo che questi sono ultimi 90 minuti da giocare alla grande per non avere rimpianti, sapendo che non dipende da noi. Noi sappiamo che dobbiamo fare 84 punti e dare il 100% in questi ultimi 90 minuti.
Cosa ha portato della sua esperienza ai giocatori per affrontare mentalmente questa partita?
Il fatto che noi dobbiamo concentrarci su quello che dipende da noi, che è la Sampdoria. Abbiamo visto che partita ha fatto contro la Fiorentina ed è libera di testa. Il nostro destino passa dalla Sampdoria, abbiamo preparato la partita nel modo giusto e serio come le altre affrontate dal 21 agosto ad oggi.
Quanto è importante per il futuro che resti un leader come Handanovic e speri lo stesso per Perisic?
Questo è il mio desiderio la società lo sa. Handanovic è un valore aggiunto per noi, è un giocatore che ha fatto molto bene così come Perisic che ha fatto una stagione straordinaria ma per queste cose ho un appuntamento con la società la prossima settimana in cui faremo un meeting per la prossima stagione, per la crescita, gli obiettivi e tutto il resto. Fino ad oggi avevamo la finale di Coppa Italia e le ultime partite di campionato da giocarci. Con la società c’è un grandissimo rapporto e la prossima settimana, a campionato concluso faremo il punto su tutto.
Che voto dai alla tua Inter?
Un numero non posso darlo, posso dire da dove eravamo partiti e quali erano gli obiettivi che ci eravamo posti, però dal primo giorno ho capito che avremmo fatto qualcosa di importante. Siamo stati bravi a vincere due coppe e a essere qui a giocarci lo scudetto sapendo che il campionato può riservarti sempre qualcosa anche se non dipende da noi. Adesso la Sampdoria è la priorità, è una partita da fare nel migliore dei modi come ne abbiamo affrontate altre, cito quelle contro Udinese e Cagliari, contro una squadra che si stava giocando la salvezza e una nel miglior momento stagionale ma ho la fortuna di avere una squadra molto seria che ha fatto ottime partite.
Come vivi tu queste ore?
La sto vivendo con grande serenità, sia al campo insieme ai giocatori che a casa con la mia famiglia. Posso solo dire che la squadra ha fatto una grandissima annata e sono molto contento di quanto fatto. È normale che sarebbe qualcosa di straordinario se potesse accadere domani ma sappiamo di averci messo tutto, e di aver dato grandi soddisfazioni ad un pubblico che le ha meritate, non ci hanno mai abbandonato, ci hanno sempre trascinato, la serata di San Siro della Supercoppa e dell’Olimpico sono state qualcosa che a parlarne oggi mi fa venire ancora la pelle d’oca.
Senti che lo scetticismo iniziale è completamente svanito? Sei soddisfatto stagione?
Noi allenatori siamo sempre sotto giudizio come è normale che sia. Io so il percorso che ho fatto insieme al mio staff, quali erano gli obiettivi all’inizio, poi strada facendo, il gioco espresso ha aumentato le responsabilità dello staff e dei giocatori e siamo andati al di là delle aspettative. C’è ancora domani, lo voglio vivere nel migliore dei modi e la squadra è carica.
Domani nel caso in cui l’Inter non vincesse ci sarà qualcuno che dirà “se ci fosse stato Conte”... ti dà fastidio?
Fastidio poco. Ho un ottimo rapporto con Conte, c’è stima reciproca, ha fatto un gran lavoro qui, è normale che ci sia il paragone ma non gli ho mai dato peso, io guardo il mio percorso, cosa mi ha dato questa squadra e questa società, che è sempre stata con me nei momenti difficili e nei trofei alzati. Penso sia stata una grandissima annata: sono soddisfatto della società, dei tifosi, dei giocatori, alleno un grande gruppo con tanta voglia di vincere e di migliorarsi ogni giorno.
Quale allenatore ti ha stupito?
Sono tanti che hanno fatto molto bene, in questo momento mi viene da pensare a Nicola perché ha ereditato una situazione non semplice. Mancano ancora 90 minuti, per Scudetto, Europa e salvezza è ancora tutto aperto.
Tra i protagonisti della stagione c’è Skriniar, che ha fatto benissimo. Ha le qualità per diventare capitano in futuro?
Ha fatto una grandissima stagione e si è confermato ai livelli delle ultime, è un giocatore che vuole sempre migliorare. Sono soddisfatto di lui come degli altri, non arrivi solo con 12 giocatori a sollevare 2 trofei e a giocarti gli ottavi contro il Liverpool, farei un plauso all’intera rosa da chi ha giocato più di 50 partite o 30, hanno dato tutti una grandissima disponibilità.
Sampdoria e Sassuolo possono arrivare cariche a giocarsi questa partita per orgoglio personale?
Penso che Inter e Milan devono preoccuparsi più di Sampdoria e Sassuolo che l’una dell’altra. Sono due squadre che in questo momento possono migliorare la loro posizione, non hanno un obiettivo specifico e faranno due partite serie e organizzate e bisognerà dare tutto in quei 90 minuti.
Come mai a una domanda di qualche tempo fa aveva risposto che avrebbe rigiocato la partita contro il Liverpool e non per esempio contro il Bologna?
Per come è stata giocata e per come la squadra è andata in campo ho il rimpianto per l’andata contro il Liverpool perché è finita con uno 0-2 non meritato e perché con squadra e staff siamo andati in fondo a tutto, non abbiamo rinunciato a nulla, abbiamo giocato la Coppa Italia per vincerla, la Champions per arrivare così avanti dopo 11 anni e sappiamo che probabilmente le due partite contro il Liverpool ci hanno fatto perdere qualche punto e qualche giocatore ma con i ma e con i se non si va avanti. Sono contento del percorso che abbiamo fatto e di aver alzato la Supercoppa e la Coppa Italia che mancavano da tanto.
Correa può partire dal primo minuto domani?
È un giocatore che ha tantissima qualità, ha fatto intravedere le sue potenzialità, è un calciatore serio che purtroppo ha avuto due infortuni importanti che lo hanno rallentato. Per domani aspetterò dopo l’allenamento di oggi per scegliere la migliore formazione da schierare contro la Sampdoria.
Perisic ha confermato l’idea che ti eri fatto di lui quando lo affrontavi da avversario?
È andato oltre, fino a che non lo alleni non puoi farti un’idea così precisa. L’ho incontrato molte volte da avversario ed è sempre stato un osservato speciale da parte delle mie squadre perché è un giocatore di qualità e quantità e quest’anno si è superato. Ha fatto una stagione straordinaria. So che c’è un incontro con la società e spero che ci possa essere una fumata bianca perché è un giocatore su cui faccio affidamento anche per l’Inter che verrà.