Il Genoa ferma l'Inter, al Ferraris è 0 - 0



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25 feb 2022
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Nerazzurri fermati sul pareggio al Ferraris: la squadra nerazzurra


MILANO - Una buona notizia c'è: il mese di febbraio è finito. Forse è davvero l'unica, dopo il pareggio senza gol di Marassi. Per la quarta volta di fila l'Inter non trova la vittoria in Serie A (una striscia negativa che non accadeva dal 2017/2018), sprecando di nuovo l'opportunità di tornare in vetta alla Serie A (pur con una partita in meno). Nessun gol, come contro Liverpool e Sassuolo. E, in generale, una prova poco brillante. Qualche occasione, ma mai la convinzione che la vittoria sarebbe arrivata. Anche la sfortuna, certo, con la traversa di D'Ambrosio. Ma lo 0-0 con il Genoa, al suo quinto pareggio di fila, lascia l'amaro in bocca e la consapevolezza della necessità di un cambio di marcia. Anche, e soprattutto, in vista di un marzo importantissimo, a partire dal derby di martedì.

Una sconfitta da dimenticare, un campionato da azzannare. L'Inter di Inzaghi scende in campo al Ferraris di Genova con una missione ben precisa in testa: chiudere il mese di febbraio cancellando gli stop inattesi e rilanciandosi, anche alla luce dei risultati delle dirette concorrenti. Tornano Bastoni e Brozovic, riposa Skriniar che va in panchina: ecco l'Inter, con D'Ambrosio e Sanchez dal primo minuto.

Il Genoa di Blessin arriva da quattro pari consecutivi e sceglie un 4-2-3-1 tutto cuore e pressione per provare a mettere punti nella propria corsa disperata verso la salvezza. L'approccio dell'Inter è ottimo, con Perisic e soprattutto Calhanoglu subito pericolosissimi. In 6 minuti l'Inter va due volte al tiro, ma poco dopo rischia di andare sotto. L'occasione per il Genoa è enorme, ce l'ha sul piede Gudmundsson che, davanti ad Handanovic, manda fuori da pochi passi. Non c'è da scherzare, perché il Genoa, con Melegoni a ridosso di Brozovic, pressa alto e lavora tanto sul recupero del pallone. In un paio di occasioni è una tattica vincente e la difesa nerazzurra deve sudare per salvarsi: prima con la chiusura di D'Ambrosio, poi con il meraviglioso riflesso di Handanovic che sventa il tiro di Melegoni deviato da Bastoni.

Inter che manovra, tiene praticamente il 75% di possesso palla, ma non punge. Perisic e Dumfries verso la mezz'ora iniziano a marcare la differenza su rispettivi avversari e sfruttano le aperture di Dzeko per affondare. Buona Inter, ma Sirigu non deve mai intervenire, tra imprecisioni e precipitazioni.

Serve un'Inter arrembante, invece dall'intervallo emerge un'Inter un po' spenta. Ci prova, la squadra di Inzaghi, ma non trova fluidità di manovra: il possesso del campo non si traduce nel gioco ammirato nei mesi scorsi, anzi fino alla ripresa con il Liverpool. Le occasioni ci sono, ma sono quasi estemporanee. La più grossa è per D'Ambrosio: traversa di testa, su corner di Calhanoglu. Il Genoa resta compatto, si difende, si riassesta dopo le sostituzioni obbligate dagli infortuni. E prova a lanciare prima Yeboah e poi Kallon, sempre controllati da un ottimo De Vrij. L'Inter non ha vivacità. Entrano Vidal, Lautaro, Dimarco e Vecino. Fa il suo debutto anche Caicedo, con un tridente finale che è tanto cuore e poca lucidità.La chance della partita, dopo vari tentativi, è all'89', con Ostigard monumentale nella chiusura sulla conclusione di Lautaro.

Un segnale chiaro per un match il cui unico risultato poteva essere soltanto lo 0-0. Una partita che si era aperta con cinque minuti di ritardo, per il doveroso pensiero alla crisi ucraina, in un gesto piccolo ma simbolico di solidarietà in un momento tanto complicato.

IL TABELLINO

GENOA (4-2-3-1): 57 Sirigu; 36 Hefti, 52 Maksimovic (50 Cambiaso 53'; 16 Calafiori 61'), 55 Ostigard, 15 Vasquez; 27 Sturaro, 47 Badelj; 11 Gudmundsson (8 Amiri 83'), 10 Melegoni, 90 Portanova (65 Rovella 83'); 45 Yeboah (91 Kallon 61').A disposizione: 1 Semper, 22 Marchetti, 18 Ghiglione, 23 Destro, 32 Frendrup, 33 Hernani, 99 Galdames.Allenatore: Alexander Blessin.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio (88 Caicedo 87'), 6 De Vrij, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella (8 Vecino 83'), 77 Brozovic, 20 Calhanoglu (22 Vidal 73'), 14 Perisic (32 Dimarco 83'); 9 Dzeko, 7 Sanchez (10 Lautaro 73').A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 5 Gagliardini, 13 Ranocchia, 36 Darmian, 37 Skriniar.Allenatore: Simone Inzaghi.

Ammoniti: Perisic (I), Ostigard (G)Note: ammonito Blessin (G)Recupero: 0' - 5'.

Arbitro: Chiffi.Assistenti: Prenna e Vecchi.Quarto Uomo: Colombo.VAR: Mazzoleni.Assistente VAR: Tolfo.


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