Inter da urlo, show e resistenza nel finale: 3 - 2 al Napoli



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21 nov 2021
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Segnano Calhanoglu, Perisic e Lautaro, poi l'assedio degli ospiti: nerazzurri a meno 4 dalla vetta


MILANO - Da dove cominciamo? Davvero, è impresa difficile, complicata. Perché le palpitazioni sono ancora altissime, il freddo poteva trasformarsi in gelo e invece, per tutta la partita, non si è sentito, scaldato da una squadra forte, da un pubblico unico, da un'unità che è di tutti, giocatori e tifosi. L'Inter è l'Inter, fino in fondo. Nel dominare il match contro il Napoli che nelle prime 12 partite non aveva mai perso e aveva subito solo tre gol. Nell'esaltare tutti, giocatori e tifosi, in una prova corale e di una generosità che va oltre il minuto 98, quello del fischio finale. Ed è l'Inter anche nella sofferenza finale, quando tutti hanno soffiato sulle due occasioni di Mario Rui e Mertens. Sarebbe stata una beffa ingiusta, al termine di una partita che è stata un viaggio assurdo: come andare sulle montagne russe, tra adrenalina, eccitazione e quel pizzico di paura. Resta la sensazione, alla fine del match, bellissima: quella che dà i tre punti. Sì, perché ora l'Inter accorcia: sale a meno 4 da Milan e Napoli. Non c'è spazio nemmeno per  il rammarico delle sfide con Atalanta-Juve-Milan. Questa squadra macina gioco e risultati: c'è da fidarsi.

Quanto possono essere alti i ritmi di un match di così alta classifica? Forse tutta questa voglia di campionato, dopo la sosta per le nazionali, sommata alla posta in palio - complice la sconfitta del Milan di sabato -, fanno schizzare alle stelle adrenalina e tensione. Se l'Inter si presenta con due cambi rispetto al derby - dentro Ranocchia e Correa -, il Napoli di Spalletti, forte del percorso praticamente netto in campionato, va all'arrembaggio con la formazione tipo e un 4-2-1-3 nel quale Zielinski è avanzato su Brozovic e Anguissa bada a Calhanoglu.

L'avvio del Napoli è davvero a mille all'ora, tutto proteso in avanti, con una pressione di fatto insostenibile non solo alla lunga, ma anche nel breve. Caccia al pallone in avanti, alleggerita dalla verve di Lautaro che, nell'uno contro uno con Koulibaly, mette in campo una prova di maestosa solidità: da uomo squadra totale regge l'urto e permette all'Inter di alzarsi. Proprio il Toro si fa vivo al 7', spaventando Ospina. Peccato che il Napoli al 17' trovi il vantaggio proprio nel momento in cui i nerazzurri aumentano i giri: Barella perde palla a centrocampo innescando di fatto Insigne. Il numero 24 serve Zielinski che di destro fulmina Handanovic.

Lo svantaggio non scalfisce le certezze di un'Inter molto ben messa in campo, con Darmian straordinario per continuità e bravura nelle scelte che mandano in costante difficoltà Mario Rui. Proprio un'eccezionale costruzione nerazzurra da il la alla rimonta della squadra di Inzaghi. Darmian confeziona l'assist perfetto per il tiro a botta sicura di Barella, Koulibaly respinge di mano per un rigore solare che Valeri concede solo dopo la on-field-review. Dal dischetto, come nel derby, va Calhanoglu: Ospina spiazzato, San Siro ruggisce per l'1-1.

Per il Napoli è una botta da K.O.. Proprio così, nonostante il cronometro indichi il 25' del primo tempo di fatto la squadra di Spalletti si smarrisce soprattutto nella costruzione del gioco. Solo Lozano si accende a intermittenza, con Skriniar bravissimo a murare Osimhen. Il lavoro di squadra dell'Inter è straordinario e porta Barella a impegnare Ospina, costretto al gran volo. Ma è da corner, dal piede caldo di Calhanoglu che nasce il raddoppio dell'Inter. L'angolo è tesissimo, lo stacco di Perisic in anticipo ben prima del primo palo è fantastico. Il pallone schizza in porta, Ospina respinge quando la palla ha già varcato la linea. La Goal Line Technology grida assieme a San Siro: gol!

L'Inter vola, sulle ali di un San Siro tostissimo. E' un'Inter bella, che gioca bene, trova combinazioni e iniziative personali. Perisic sale di colpi, Lautaro cerca il gol. Arriva al minuto 61', quando Correa si invola da prima di centrocampo conducendo il contropiede. Il Tucu era in procinto di uscire, ma le ultime energie le trova per questa galoppata al termine della quale serve Lautaro. Il Toro, di destro da posizione defilata, batte Ospina con un gran diagonale. Sotto alla Nord Lautaro raccoglie l'abbraccio di San Siro per un 3-1 strameritato.

Il Napoli, che aveva perso Osimhen per uno scontro di testa con Skriniar, non trova soluzioni per impensierire Handanovic. Inter solida, esaltata dalle chiusure di Bastoni, e anche capace di cambiare in corsa: Vidal, Dzeko, Gagliardini e Dimarco danno nuove energie. Le stesse che trova Spalletti che, inserendo Mertens, riapre il match. Proprio il belga inventa il 3-2 al 78' con un destro meraviglioso dalla distanza. Il match è una battaglia: dove aumenta la stanchezza si moltiplicano i duelli, gli scontri e anche la tensione per una partita che sembrava chiusa e che di colpo si riapre.

Si apre di fatto una lunga, nuova, partita. Altri 20 minuti. Sì perché gli scontri Skriniar-Osimhen e quello successivo tra Ospina-Dzeko prolungano il recupero all'inverosimile. Otto minuti che sembrano infiniti. L'Inter è stanca, il Napoli va di nervi e iniziative di Elmas e Mertens. Assedio totale, con tutti, fino a Satriano, a cercare di guadagnare secondi preziosi. La magia nerazzurra sembra chiudersi al 92' quando Mario Rui colpisce di testa a botta sicura da due passi. Gol? No, Handanovic devia in corner. Ma la sofferenza non si placa perché al 97', a 60 secondi dal termine, dalla stessa posizione di Mario Rui, Mertens colpisce a colpo sicuro, tutto solo. Gol? No, ancora una volta: palla alta. 

Tempo di sospiri, di urla di gioia, della squadra sotto alla Curva. Che Inter, anche nella sofferenza finale. Così è anche più bello.

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 13 Ranocchia, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella (32 Dimarco 75'), 77 Brozovic, 20 Calhanoglu (22 Vidal 62'), 14 Perisic (48 Satriano 88'); 10 Lautaro (5 Gagliardini 75'), 19 Correa (9 Dzeko 62').A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 2 Dumfries, 8 Vecino, 11 Kolarov, 12 Sensi, 33 D'Ambrosio.Allenatore: Simone Inzaghi.

NAPOLI (4-3-3): 25 Ospina; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 99 Anguissa, 8 Fabian Ruiz, 20 Zielinski; 11 Lozano (7 Elmas 75'), 9 Osimhen ( 37 Petagna 55'), 24 Insigne (14 Mertens 75').A disposizione: 1 Meret, 12 Marfella, 2 Malcuit, 5 Juan Jesus, 31 Ghoulam, 68 Lobotka Allenatore: Luciano Spalletti.

Marcatori: 17' Zielinski (N). 25' Calhanoglu (I) su rig., 44' Perisic (I), 61' Lautaro (I), 78' Mertens (N)Ammoniti: Osimhen (N), Koulibaly (N), Rrahmani (N), Calhanoglu (I), Vidal (I), Handanovic (I), Dzeko (I)Note: ammonito S. Inzaghi per protesteRecupero: 1' - 8'Arbitro: Valeri.Assistenti: Giallatini, Preti.Quarto Uomo: Marchetti.VAR: Aureliano.Assistente VAR: Longo.


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