Conte: “Siamo concentrati sul presente, contro l’Atalanta sarà una sfida di alta difficoltà”



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7 mar 2021
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Le dichiarazioni dell'allenatore nerazzurro alla vigilia di Inter-Atalanta | VIDEO


APPIANO GENTILE - Domani alle 20:45 l'Inter sarà impegnata contro l'Atalanta nella gara valida per la 26.a giornata di Serie A. In vista della sfida del Meazza (qui i numeri e le curiosità del match) Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti collegati.  

Domani sarà lo scontro tra i migliori attacchi, per quanto riguarda la difesa, si può parlare più che di reparto di una grande fase difensiva per la sua squadra?

Penso che ogni squadra debba avere un giusto equilibrio tra fase difensiva e offensiva, coinvolgere tutti i giocatori in entrambe le fasi e farne capire l’importanza, così si possono ottenere ottimi risultati, detto questo penso che domani la partita la vincerà chi riuscirà ad attaccare meglio.

Tatticamente è questa la sfida più difficile?

Sicuramente è difficile perché affrontiamo una squadra che crea grandi problemi a tutti, in Champions e in campionato dove ha vinto più volte contro le big. È una realtà consolidata, ha consapevolezza dei suoi mezzi e giocatori forti, sia i titolari che quelli che entrano a gara in corso, penso a Muriel che tantissime volte è subentrato e ha risolto partite complicate. Gasperini sta facendo un lavoro straordinario, il gruppo segue le sue idee e sono contento per lui e per l’Atalanta che anche se per poco ho allenato.

Sei contento di quello che state costruendo?

Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che abbiamo sempre lavorato dando sempre più del 100%, noi siamo tenuti, ed è un nostro dovere nei confronti di un Club così prestigioso e dei tifosi, a lasciare tutto sul campo, la volontà di farlo c’è sempre stata e continueremo a lavorare per il Club, per i tifosi e per noi stessi.

Che peso avrebbe una vittoria domani?

L’Atalanta è da un po’ di tempo che è riuscita a battere un po’ tutte le big italiane e questo dà forza, autostima, consapevolezza. È inevitabile che quando riesci a giocartela alla pari o battere squadre che hanno dominato capisci che la strada è quella giusta, non so quanta ce ne sarà da fare ma è quella giusta.

Tanti dicono che l’Inter può essere la favorita. È più difficile con questo consenso tenere la squadra concentrata?

Le mie squadre giocano sempre per vincere, che si parta favoriti o meno sulla carta. Non mi sono mai nascosto, anche quando sono partito da sfavorito in passato, l’obiettivo è sempre quello di vincere poi ne vince una sola ma partire favoriti o sfavoriti conta poco.

Dopo l’andata con l’Atalanta l’Inter ha fatto 47 punti su 54, un ritmo altissimo. Cosa è cambiato?

Anche l’anno scorso abbiamo fatto numeri importanti, sommandoli a quelli di quest’anno credo che abbiamo fatto più punti di tutti, non si sta vedendo qualcosa di diverso, forse chi stava davanti ha frenato un pochino e dà spazio ad altre squadre come Milan, Roma, Atalanta. Credo sia cambiato questo, perché anche l’anno scorso abbiamo fatto una stagione importante.

Quanto conta il gruppo? Quanto fa la differenza Lukaku? Che partita dell’Atalanta hai visto per preparare il match?

Penso che non ci sia nessun dubbio che si possa vincere con la squadra, l’organizzazione di squadra poi deve esaltare ogni giocatore cercando di metterlo nelle migliori condizioni. Per noi è importante la squadra dentro poi ci sono i singoli che stanno crescendo e devono continuare a farlo se vogliamo vincere qualcosa di importante. La crescita va alimentata ogni giorno con il lavoro, la dedizione la disponibilità. La partita con l’Atalanta l’abbiamo studiata, è la quarta gara contro di loro da quando sono all’Inter quindi loro ci conoscono e noi li conosciamo. Sarà una sfida di difficoltà molto alta perché hanno messo in difficoltà tutte le big. Dovremo essere bravi e resilienti a rispondere nella fase di possesso cercando di fare male.

Ha già pensato al futuro, alla possibilità di rimanere o ci penserà a fine anno?

C’è un dato di fatto, io ho un contratto per un altro anno, in questo momento tutti, io, i dirigenti, i giocatori dobbiamo essere molto concentrati sul presente. Non ci dobbiamo far distrarre da altre cose, dobbiamo essere concentrati perchè noi possiamo influire sul presente, da qui alla fine, quello che accadrà all’esterno non lo so però non deve influire. Per noi è importante dare segnali di continuità e dimostrare di aver riportato l’Inter ai livelli che merita, dobbiamo essere feroci e pensare che il presente è adesso e il futuro è fino a fine campionato. Lo dobbiamo al Club e ai nostri tifosi.

L’esperimento che ha inaugurato sui social aprendo un dibattito sul calcio verticale e tiki-taka è stato un confronto costruttivo?

È stato un confronto molto costruttivo, ho trovato delle cose molto interessanti, tanti pensieri si legano al mio, tanti hanno risposto che il fine comune deve essere il gol che poi ci si arrivi con un palleggio prolungato o attacchi diretti cambia poco, la miscela migliore è avere una fase di possesso e quando c’è la possibilità di verticalizzare andare dritto per trovare il gol. Mi è piaciuto molto, cercherò di continuare a interagire, ho trovato risposte che mi hanno fatto anche riflettere e ringrazio tutte le persone che hanno interagito. Parlare di calcio direttamente con le persone può ampliare anche le mie vedute.

Un ricordo di Claudio Segagni, che è stato anche traduttore all’Inter, alla Roma e in molti altri Club.

È una notizia molto triste, parliamo di una persona giovane che ci ha lasciato. C’è molta tristezza quando accadono cose del genere, è una persona che ha lavorato anche qui all’Inter e per diversi allenatori. Io posso solo ricordarlo e affiancarmi al dolore della famiglia.


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