Inzaghi: "Siamo motivati e concentrati sulla Sampdoria"



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11 set 2021
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Le dichiarazioni del tecnico nerazzurro alla vigilia di Sampdoria-Inter


APPIANO GENTILE - Terminata la sosta delle Nazionali l'Inter si prepara a tornare in campo dopo i successi contro Genoa ed Hellas Verona, per sfidare la Sampdoria nel match di domenica 12 settembre alle 12:30 valido per la terza giornata di Serie A 2021/22. In vista della gara del Ferraris, mister Simone Inzaghi ha risposto in conferenza stampa alle domande dei giornalisti collegati.

Domani pensa di avere a disposizione Lautaro dal primo minuto?

Domani per la formazione devo valutare, devo vedere oggi i quattro sudamericani, Vidal, Lautaro, Vecino e Correa non li ho ancora visti. Vidal e i due argentini sono arrivati nella notte, mentre Vecino è arrivato stamattina. Adesso parlerò con loro, faremo una sgambata e poi deciderò, questa volta non avrò tantissima abbondanza ma dovrò capire chi ha recuperato meglio dalle fatiche con le nazionali. Abbiamo un problemino per quanto riguarda Bastoni che è tornato affaticato, ieri ha provato ad allenarsi ma sentiva un fastidio, sicuramente non l’avremo per la partita di domani, speriamo di poterlo recuperare, chiaramente lunedì dovrà fare degli esami più approfonditi. È un’assenza che ci condizionerà ma ho tanta scelta in quel ruolo, c’è Kolarov, D’Ambrosio, Dimarco, quindi cercherò la soluzione migliore.

Avere il Real Madrid tra pochi giorni potrà condizionare le sue scelte? Come sta Sanchez?

Sarà una sfida affascinante quella contro il Real Madrid che vivrò insieme ai miei ragazzi nel migliore dei modi. Ora la mia testa e quella della squadra però è sulla Sampdoria. Sanchez negli ultimi 3, 4 giorni si è allenato a pieno regime, è normale che come condizione è ancora un po’ indietro ma ho trovato un ragazzo con grandissima disponibilità che vuole mettersi alla pari con tutti gli altri. Sicuramente se andrà bene la rifinitura lo convocherò, poi di partita in partita vedremo quali saranno le sue condizioni e il suo minutaggio.

Quanto sarebbe importante ricominciare con il piede giusto? Chi è il primo rigorista?

Per i rigoristi abbiamo Calhanoglu e Lautaro, entrambi calciano molto bene, poi all’occorrenza Dimarco, Sanchez, Correa, ne abbiamo più di uno, quando riescono si fermano a provarli. Quella di domani è una partita che dobbiamo preparare in pochi giorni, siamo condizionati dal rientro dei nazionali, ma vale per tutti i miei colleghi, oggi cercherò di valutare per mandare in campo la migliore formazione.

Credi che sia già l’ora di pensare al turnover o te lo riservi più avanti?

Bisogna ragionare di volta in volta, domani per esempio Bastoni avrebbe giocato, anche perché l’Inter è la squadra con più minutaggio con le nazionali e lui aveva giocato solo una partita. Purtroppo non si è presentato nel migliore dei modi, domani non ci sarà, speriamo di poterlo recuperare. Io devo parlare con i ragazzi, guardare i recuperi, i viaggi, il minutaggio che hanno avuto, domani comunque la mia testa è solo sulla Sampdoria.

L’Inter ha segnato 7 gol con 6 giocatori diversi, di questi 3 sono nuovi acquisti. A che punto è l’inserimento di Dumfries?

Dumfries è un grandissimo giocatore che arriva da un altro campionato, sta imparando piano piano la lingua, è andato in nazionale, ha fatto due partite bene, è tornato nel migliore dei modi, si è allenato bene ieri, diventerà un giocatore importante per l’Inter, ora abbiamo 7 partite in 21 giorni quindi sicuramente ci sarà spazio per Dumfries.

In cosa ti aspetti un ulteriore salto dalla squadra?

Il salto me lo aspetto nel poco tempo che abbiamo di preparare le partite e recuperare le energie, saranno importantissime le motivazioni perché con motivazioni alte la fatica si supera prima e i recuperi sono più veloci. Le prime due partite abbiamo avuto più tempo per prepararle, adesso bisognerà essere bravi nei recuperi, nel prepararsi al meglio sapendo che le motivazioni faranno la differenza.

7 partite in 21 giorni, che cosa non deve sbagliare la squadra?  Come sta Sensi?

Un errore che non dobbiamo commettere è quello di pensare alla partita dopo, sarebbe l’errore che la mia squadra non deve fare, domani andiamo a Genova contro la Sampdoria, una squadra intensa che farà di tutto per crearci problemi, quindi dobbiamo concentrarci su quello. Sensi ha svolto un lavoro leggero il primo giorno, poi ha lavorato bene, si sta mettendo nelle migliori condizioni per essere disponibile.

Come sta Sanchez? Che valore ha?

Per Sanchez ho risposto prima, è normale che non sia andato in nazionale perché da quando ci siamo trovati, la prima volta che ho visto Alexis è stato mercoledì. Dall’8 agosto ha fatto 4 allenamenti, però ho trovato un ragazzo molto disponibile, le sue qualità non le scopro io. L’augurio è che ci possa aiutare da qui alla fine.

Pensa che sia possibile far giocare tutti e 3 insieme gli attaccanti per qualche partita?

Penso che in determinate partite sarà un’arma in più, è normale che abbiamo delle giocate che i ragazzi avevano già negli anni scorsi, hanno continuato a farle quest’anno preordinate con due attaccanti ma non vedo perché no all’occorrenza una volta che hai due attaccanti di ruolo, inserire un Sanchez dietro lo puoi fare tranquillamente.

Al minuto 23 di Inter-Genoa, la Curva Nord ha scandito il tuo nome, lì ti sei sentito veramente l’allenatore dell’Inter?

Penso già prima di Inter-Genoa. Il giorno della presentazione, già prima della conferenza i ragazzi della curva mi hanno dato il loro benvenuto. È normale che per tutti gli allenatori deve parlare il campo ma mi ha fatto piacere come mi ha accolto il tifo nerazzurro, sono sempre stati vicini alla squadra, li ho ringraziati anche a Verona perchè hanno sempre accompagnato la squadra perché riuscissimo a rimontare.

Avete deciso di trattenere Satriano, lo vede come un giocatore che può rientrare nelle rotazioni?

Sì, noi abbiamo tenuto Satriano perché mi ha dimostrato di poter stare nel gruppo, ha una forza incredibile ed è molto volenteroso. Gli altri attaccanti hanno una storia diversa ma lui deve essere bravo a lavorare, l’esordio contro il Genoa l’ha meritato, ora ci sono tante partite e vedrò come e se utilizzarlo.


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