Inzaghi: "La differenza la faranno le motivazioni. Che emozione ritrovare i tifosi!"



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20 ago 2021
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Le parole del tecnico nerazzurro nella conferenza stampa alla vigilia di Inter-Genoa


APPIANO GENTILE - Vigilia di campionato, vigilia di inizio stagione: sabato alle 18:30 l'Inter affronta il Genoa a San Siro nella prima giornata della Serie A 2021/2022. Al Meazza sono previsti più di 25mila spettatori che potranno finalmente tornare allo stadio per sostenere i Campioni d'Italia. Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, ha risposto in conferenza stampa alle domande dei giornalisti collegati.

Qual è l'emozione di questo esordio, quali sono i sentimenti? "È normale che domani sarà per me e per i giocatori un'emozione. Sarà emozionante ritrovare la gente dopo un anno e mezzo nel quale abbiamo giocato un calcio diverso, in stadi vuoti. Non vedo l'ora, poi dopo 5 minuti di partita le emozioni passeranno".

Cosa è più curioso di vedere della sua squadra? "Affronteremo una gara non semplice, contro una squadra con un allenatore molto preparato, che mi ha allenato. Ballardini tira sempre fuori il meglio dalle sue squadre. Noi dobbiamo fare quello che abbiamo fatto in questi 45 giorni, spero di vederlo in campo domani dal primo minuto all'ultimo".

Qual è l'ambizione di questa squadra, che parte il campionato con lo Scudetto sul petto? "Io penso che gli obiettivi dell'Inter siano sicuramente ambiziosi. A me non piace fare proclami, ma quello che farà la differenza saranno le motivazioni dei ragazzi: nel ritiro mi hanno dimostrato che ne hanno molta, sono fiducioso".

Che messaggio dà ai tifosi? "Faremo di tutto per far sì che le cose vadano per il verso giusto. Sarà una stagione con ovviamente delle difficoltà ma l'obiettivo nella testa di tutti noi è la partita con il Genoa. C'è un ottimo rapporto con la società, a livello di squadra manca ancora qualcosa ma fino a questo momento sono contento dei giocatori che sono arrivati. Sappiamo che ci sono stati delle cessioni dovute, come quella di Hakimi, quella inaspettata di Lukaku e il problema di Eriksen. Dzeko sarebbe stata una mia richiesta al di là della situazione di Lukaku. Dumfries avrà bisogno di ambientarsi. Calhanoglu lo conosciamo tutti, Dimarco arriva da due stagioni al Verona in cui ha fatto bene. Ci presenteremo ovunque con lo Scudetto sul petto cercando di fare il meglio possibile".

La aspetta un compito difficile... "Il giorno in cui ho accettato di venire qui sapevo che si trattava di una sfida importante. I tifosi e l'ambiente sono compatti, abbiamo fatto fronte a cessioni importantissime per il bene del club. Ora io, staff, dirigenza, tutti: siamo compatti e uniti sapendo che le motivazioni saranno ciò che farà la differenza".

Dzeko: tante volte avversario, ora in rosa. Ci parla di lui e come cambia la sua idea di Inter? "Ho sfidato Edin tante volte in queste stagioni, ora sono contento di allenarlo. Era una mia richiesta esplicita perché è un giocatore completo, fa reparto da solo. Sappiamo che mancheranno Lautaro e Sanchez domani, nei prossimi giorni arriverà un giocatore a completare il reparto. Ci sono Satriano e Pinamonti che sono delle soluzioni, inoltre Sensi e Calhanoglu possono giocare vicini alla punta".

L'Inter parte favorita?  "Io penso che fare la griglia delle favorite sia prematuro. Ci sono sette squadre molto ben attrezzate, in questo momento non è il caso di fare pronostici o proclami. Di sicuro l'Inter sarà ambiziosa e con motivazioni da vendere: faremo del nostro meglio per difendere lo Scudetto".

Quanto è importante iniziare con tanti punti nelle prime giornate? "Sarà molto importante. Abbiamo un calendario discreto ma già domani sarà tutt'altro che semplice. Dipenderà molto da noi, il Genoa è molto ben organizzato e ci renderà la vita difficile".

Molti danno la Juventus come favorita. "È normale che la gente all'esterno dica che ci siano squadre più favorite di noi. Noi pensiamo a noi stessi: ambizione, spirito di gruppo. E queste cose le ho viste nelle amichevoli e negli allenamenti, per questo sono contento e fiducioso".

Che tipo di attaccante arriverà? "C'è un confronto quotidiano con i dirigenti, ma in questo momento pensiamo solo al Genoa. Poi, solo poi, penseremo al mercato".

Come è andata la cessione di Lukaku? "È stata una partenza inaspettata e non preventivata. È normale che io, Marotta e Ausilio abbiamo provato a convincerlo. Nella settimana in cui l'ho allenato ho capito perché è così determinante e amato. Quando ha deciso è venuto a dirmi sinceramente che il Chelsea era il suo sogno, ci abbiamo parlato ma la scelta era stata fatta dal ragazzo. Con Dzeko e un altro acquisto copriremo la sua partenza".


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