Pali e urla strozzate, l'Inter pareggia 1 - 1 con lo Spezia
Squadra
— 21 apr 2021Nerazzurri in svantaggio in avvio di gara, poi il pari di Perisic e tante occasioni
LA SPEZIA - Lo sapevamo e lo sappiamo: c'è da correre e da sudare, fino in fondo. E sì, quando guardi il tabellino e vedi 20 tiri a 1 e poi chiudi sull'1-1 con due pali e due gol annullati per questioni di centimetri, sommati ad altre palle gol clamorose, beh un po' di rammarico resta. Ma serve, tutto questo: serve il punto, perché allunga il vantaggio sulla seconda (+ 10, Milan sconfitto dal Sassuolo). Serve ribadire che ogni punto andrà conquistato con la grinta e l'attenzione.
Un unico tiro dello Spezia, quello di Farias: Handanovic sorpreso e battuto. Poi un lungo monologo: il pari di Perisic, i due pali di Lautaro, le occasioni per Lukaku, la palla di Skriniar inchiodata sulla linea, le reti annullate nel finale: 1-1, subito testa al Verona, domenica.
Il mare sullo sfondo, La Spezia all'orizzonte, lo stadio Picco come teatro. Uno scenario inedito per l'Inter, che nella città ligure aveva disputato solo un match, nel lontano 1925. Nessun passato da ricordare, né remoto né vicino: solo un obiettivo, i tre punti per avvicinarsi alla meta. Nerazzurri in campo consapevoli che lo Spezia non rinuncerà a nulla: al gioco, alla pressione, al coraggio. Come a San Siro, infatti, la squadra di Italiano si presenta con la sfrontatezza di chi al Picco ha messo in difficoltà tante squadre. Conte presenta il 3-5-2 con un solo cambio rispetto a Napoli: Perisic, alla 200.a presenza in nerazzurro, a sinistra al posto di Darmian.
Partita che inizia a ritmi bassi, con l'Inter che studia gli ospiti, orchestrati da Ricci, e capisce che sono le fasce il punto sul quale battere con insistenza: i ribaltamenti di fronte dalla sinistra alla destra trovano con continuità le discese di Hakimi. Ma dopo 12' il primo colpo di scena di un match come detto per nulla scontato: il gol dello Spezia. Farias, dal centro sinistra, si accentra e con il destro dal limite batte Handanovic, non impeccabile nell'intervento in tuffo.
Inter sotto, come a Napoli, e partita da raddrizzare a ogni costo. Sarà quello l'unico tiro in porta dello Spezia, che aumenta la compattezza ma subisce per forza di cose il palleggio dell'Inter. La squadra di Conte non perde la calma, fondamentale per sviluppare il palleggio, attirare gli avversari nella rete e ribaltare con velocità e qualità il gioco per trovare inserimenti e superiorità sul lato debole. Provedel non deve compiere interventi di rilievo, un paio di conclusioni di Lautaro sono sporche, come anche il destro sballato di Barella da ottima posizione. Con il passare dei minuti la pressione aumenta e sono sempre Perisic e Hakimi le frecce che scompigliano la retroguardia di casa. Proprio dalla connessione tra i due "quinti" di centrocampo arriva il pari dell'Inter: Hakimi lanciato sulla destra, palla tesa al centro per l'appuntamento con l'inserimento di Perisic che, dopo una prima ribattuta, appoggia in rete per l'1-1.
Andare al riposo non in svantaggio è un grande plus per l'Inter, che ha la possibilità di concentrarsi nella ripresa solo sulla ricerca del gol vittoria. Le maglie dello Spezia sono fitte, gli spazi vanno trovati con invenzioni e giocate pulite. Lautaro strappa e prova con la sua forza a beffare la difesa, sempre alta e capace di giocare sempre con la linea alta, nel tenttivo di mettere in fuorigioco gli avversari.
Il Toro sfiora subito il gol, con il palo che salva Provedel. Anche se i ritmi non sono travolgenti l'Inter passa tutta la ripresa a cercare il varco per il gol. Sono sempre le fasce ad essere bollenti e Hakimi-Barella sulla destra provano a districare la matassa di questo match davvero complicato. Perisic sfiora il bis, poi la difesa dello Spezia allenta la tensione e commette due errori in disimpegno che liberano Lukaku e Lautaro. Per il belga sembra spianata la strada per il gol, ma Provedel lo stoppa. Sembra mancare un pizzico di brillantezza: l'Inter costruisce e poi pecca di precisione.
Sanchez e Young sono le mosse di Conte per dare uno sprint all'assedio finale. Lautaro aumenta i giri del motore e trova un palo con un destro bello e sfortunato da fuori area. Skriniar si vede inchiodare sulla linea da Provedel una deviazione sotto misura, Lukaku mastica diversi palloni senza ottenere i risultati sperati. All'85' e all'87' l'Inter urla di gioia: con Lukaku e Lautaro, ma sono urla strozzate in gola dai fuorigioco prontamente segnalati. Nemmeno l'assalto finale, con il tiro di Lautaro al 94' inglobato dai guanti di Provedel.
L'ultimo atto di un match difficile, nel quale ci portiamo a casa un punto, un po' di amarezza per le occasioni fallite e la consapevolezza che nonostante il mezzo passo falso l'obiettivo è ancora raggiungibile.
IL TABELLINO
SPEZIA (4-3-3): 94 Provedel; 21 Ferrer (69 Vignali 46'), 34 Ismaijli, 19 Terzi, 5 Marchizza (39 Dell'Orco 79'); 25 Maggiore (88 Sena 84'), 8 Ricci, 24 Estevez; 80 Agudelo, 91 Piccoli (9 Galabinov 62'), 17 Farias (11 Gyasi 79').A disposizione: 1 Zoet, 4 Acampora, 10 Agoumé, 13 Capradossi, 22 Chabot, 26 Pobega, 31 Verde.Allenatore: Vincenzo Italiano.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen (7 Sanchez 74'), 14 Perisic (15 Young 74'); 9 Lukaku, 10 Lautaro.A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 33 D'Ambrosio, 36 Darmian, 99 Pinamonti.Allenatore: Antonio Conte.
Marcatori: 12' Farias (S), 39' Perisic (I)Ammoniti: Marchizza (S), Ricci (S)Recupero: 0' - 4'.
Arbitro: Chiffi.Assistenti: Longo, Bottegoni.Quarto Uomo: Volpi.VAR: Valeri.Assistente VAR: Giallatini.