Eriksen, gol spettacolo: l'Inter pareggia 1 - 1 a Napoli
Squadra
— 18 apr 2021I nerazzurri vanno sotto nel primo tempo, poi trovano il pari dopo aver colpito un palo e una traversa
NAPOLI - Traiettorie. Disegnate dal pallone, ma che definiscono anche percorsi. Quella dell'Inter, di traiettoria, era puntellata da 11 vittorie consecutive che avevano scavato un piccolo solco in classifica. L'appuntamento di Napoli era, per forza di cose, uno di quelli più delicati. Perché quando vinci undici incontri di fila gli altri sono lì, che ti aspettano al varco. La pressione del Napoli è durata per metà del primo tempo: poi la squadra di Conte ha ribadito i motivi che spiegano il primato nerazzurro. Solidità, anche nei momenti più sfortunati: un autogol, un palo e una traversa sono stati il bottino del primo tempo al Diego Armando Maradona. La ripresa è stata da grande squadra: il gol meraviglioso di Eriksen, di sinistro, ha equilibrato il match. Una traversa ha - a onor del vero - salvato i nerazzurri nel finale ma, in generale, Handanovic non ha dovuto effettuare parate e allo scadere Hakimi si è presentato in area avversaria, assaporando un clamoroso ribaltone. 1-1, dunque: si ferma la striscia di vittorie ma non la corsa in campionato. Nove punti di vantaggio, 7 tappe ancora da scalare.
Arrivare da 11 successi consecutivi porta con sé diversi significati: intanto l'entusiasmo e la voglia di continuare nel cammino. Dall'altra, dal momento che quelle undici vittorie sono arrivate con un'identità ben precisa e definita, un'inevitabile fiorire di contromisure da parte degli avversari. Così se l'Inter si presenta a Napoli con il classico 3-5-2 con Darmian largo a sinistra nel ruolo che aveva propiziato il gol vittoria sul Cagliari, Gattuso non cambia il 4-2-3-1 ma predispone letture e pressioni codificate e organizzatissime. Pressing alto, schermature: Demme è l'esempio di questa attitudine, altissimo a soffocare Eriksen, come anche Ruiz, incollato a Brozovic. Il gioco è così bloccato, l'Inter sta bassa, il Napoli manovra ma non trova grande pericolosità.
L'Inter si distende solo in un paio di occasioni nella prima metà di tempo, quando riesce a portar fuori Koulibaly e prendere campo. Ci vogliono quasi 30' affinché l'Inter riesca definitivamente ad alzare il ritmo, costruendo gioco e giocate importanti. Lukaku si lancia fronte alla porta e ispira i compagni negli inserimenti, con Darmian attivo sulla sinistra. Al 29' il primo legno a negare il gol a Lukaku: sinistro di Brozovic sul quale il belga mette il destro, palla che si impenna e colpisce la traversa.
Nel momento migliore dell'Inter arriva il gol del Napoli, figlio di un paio di imprecisioni: Skriniar si fa rimpallare il disimpegno, Insigne si invola a destra e mette un cross teso a mezza altezza. Handanovic va in presa ma si scontra con de Vrij e il pallone rotola in porta per il più beffardo degli autogol. L'Inter incassa il colpo e si butta subito in avanti, trovando ancora i legni a negare la gioia del gol: sempre Lukaku, che devia una punizione tagliata di Eriksen, ma trova il palo clamoroso. Nerazzurri in svantaggio per la prima volta in tre mesi e vogliosi di raddrizzare subito la partita: l'ultimo guizzo del primo tempo è un'invenzione di Lautaro per Barella, stoppato dall'uscita bassa e tempestiva di Meret.
Il piglio dell'Inter nella ripresa è quello di chi vuole assolutamente togliere il segno 0 da quello dei gol fatti. E allora l'atteggiamento è quello di una squadra che alza il baricentro e prova a schiacciare il Napoli. Non è un assedio, quello no. Perché di fatto Meret non corre grossi rischi e non deve compiere parate, ma il Napoli patisce la voglia dell'Inter e si ritrae.
Per costruire il gol del pareggio l'Inter lavora di squadra, come sempre, e sfrutta tutta l'ampiezza del campo. Nasce a destra il flusso di gioco, che sgorga in un bel cross sulla corsa di Hakimi. Palla che arriva a Darmian, sempre puntuale, e altra palla al centro, questa volta da sinistra. Pallone sputato dall'area e che arriva in zona Eriksen: la sua attitudine al tiro da fuori è nota, il sinistro che sgorga quasi naturale è egualmente sorprendente. Diagonale vincente per un bellissimo 1-1.
L'Inter pensa subito al raddoppio, ma il match non si apre mai del tutto, pur avendo ritmi più alti, con anche gli scontri di gioco che aumentano di intensità. Il lavoro del Napoli sulla trequarti è sempre profondo, con Insigne a giostrare, Ruiz a ispirare, e Politano a strappare. Proprio l'ex nerazzurro sfiora il clamoroso gol con un destro dopo una serpentina in area: traversa piena, e un po' di fortuna anche nerazzurra.
La squadra di Conte non si scompone, mai. Nel finale punge anche con un paio di triangolazioni in avanti, con Sanchez sempre ispirato a partita in corsa. Il match si spegne al 94' con il clamoroso uno contro uno di Hakimi, recuperato da Manolas a due passi da Meret.
IL TABELLINO
NAPOLI (4-2-3-1): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 44 Manolas, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 4 Demme, 8 Fabian Ruiz (5 Bakayoko 91'); 21 Politano (23 Hysaj 91'), 20 Zielinski (7 Elmas 88'), 10 Insigne; 9 Osimhen (14 Mertens 74').A disposizione: 16 Contini, 46 Idasiak, 3 Zedadka, 19 Maksimovic, 33 Rrhamani, 37 Petagna, 58 Cioffi, 68 Lobotka.Allenatore: Gennaro Gattuso.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen (5 Gagliardini 84'), 36 Darmian (14 Perisic 69'); 9 Lukaku, 10 Lautaro (7 Sanchez 75').A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 8 Vecino, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 15 Young, 33 D'Ambrosio, 99 Pinamonti.Allenatore: Antonio Conte.
Marcatori: 36' autogol Handanovic (I), 55' Eriksen (I)Ammoniti: Koulibaly (N), Darmian (I), Demme (N), Politano (N), Mertens (N), Hakimi (I), Manolas (N)Recupero: 1' - 4'.
Arbitro: Doveri.Assistenti: Costanzo, Ranghetti.Quarto Uomo: Marini.VAR: Mazzoleni.Assistente VAR: Paganessi.