Inter - Benevento 4 - 0, match review



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31 gen 2021
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Highlights e analisi della bella vittoria di San Siro


Per raccontare un 4-0 verrebbe naturale pensare di analizzare, innanzitutto, la bontà della manovra offensiva, raccontare come sono nati i gol, come si è sviluppato il gioco nerazzurro. C'è però un dato, un elemento che ha caratterizzato la serata di San Siro. Un particolare che non si verifica spesso sui campi di calcio, soprattutto su quelli di Serie A. Nel 4-0 del Meazza, la squadra ospite, il Benevento di Inzaghi, formazione rivelazione del campionato, non ha mai tirato in porta.

Zero conclusioni, nessun tentativo costruito. Un dato eclatante e indicativo del fatto che in ogni match il risultato è la somma del lavoro dei reparti, è la squadra in toto che si muove e costruisce la vittoria. Non aver concesso nemmeno lo spazio per un tiro, nemmeno da lontanto, significa aver messo in campo un alto grado di attenzione, una organizzazione precisa, una determinazione brillante. E questo si evince dagli ottimi dati difensivi di Skriniar (9 possessi guadagnati) e di Ranocchia, che come sempre quando chiamato in causa risponde presente senza sbavature: bravissimo nel controllare Lapadula, ha conquistato 8 possessi.

Match aperto da un autogol su punizione di Eriksen. Non casuale: il calcio di Eriksen, tagliato, avrebbe mandato alla conclusione Ranocchia, anticipato da Improta. Il gol che ha dato il vantaggio all'Inter non ha però mandato in tilt il Benevento, accorto, ha badato a mantenere la propria linea a cinque. L'Inter ha sempre avuto il pallino del gioco (62% di possesso) ma si è resa più pericolosa nella ripresa quando il Benevento ha provato ad uscire un po' dal suo guscio, venendo immancabilmente punito.

Dicevamo di Eriksen: non solo la punizione del gol. Anche una traversa (seppur con deviazione) e una regia illuminata. Il danese, impiegato nel ruolo solitamente di Brozovic, ha dettato i tempi e corso molto: 12,2 km che non gli hanno tolto lucidità, come dimostrano i 100 passaggi riusciti sui 111 tentati, con un totale di 130 palloni giocati. Catalizzatore di gioco e propellente per le azioni offensive (67 passaggi nella metà campo avversaria), con parecchio spazio guadagnato, laddove Viola, Hetemaj e Ionita non sono riusciti ad asfissiarlo.

Arriviamo all'analisi dell'azione offensiva: con i 4 gol segnati l'Inter sale a 49 reti in campionato, miglior attacco del campionato e secondo miglior attacco nei top-5 campionati europei in stagione (solo il Bayern Monaco ha segnato di più, 57 reti). Hakimi e Perisic hanno sgasato con continuità sulle fasce: 6 e 7 cross, rispettivamente. Ma fino al 57' l'Inter non era riuscita a passare se non grazie all'autogol. Eppure il lavoro soprattutto di Lautaro Martinez, in simbiosi con Barella (ancora una volta impressionante) aveva dato all'Inter diverse chance per raddoppiare.

La rete del 2-0 è nata da una verticalizzazione di Gagliardini e da un rimpallo, fortuito ma cercato, di Lautaro Martinez, bravissimo a segnare di sinistro, salendo in doppia cifra in campionato. Il Toro ha messo tanta energia nel match e il gol del 3-0 è più una sua conquista che non un errore del portiere in costruzione. La pressione e la presenza dei due attaccanti nerazzurri nell'area del Benevento ha costretto Montipò a forzare la giocata centrale, permettendo a Lautaro la scivolata-assist per Lukaku.

Lukaku, appunto: letale di sinistro e di destro, implacabile. In occasione della seconda rete ha sfruttato un assist perfetto e illuminante di Alexis Sanchez. Il cileno, da poco entrato, ha dimostrato come si possa entrare in partita in pochi minuti.

LA CLASSIFICA

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar (6 de Vrij 74'), 13 Ranocchia, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella (22 Vidal 64'), 24 Eriksen, 5 Gagliardini (12 Sensi 81'), 14 Perisic; 9 Lukaku (99 Pinamonti 81'), 10 Lautaro (7 Sanchez 74').A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 11 Kolarov,  15 Young, 36 Darmian, 77 Brozovic.Allenatore: Cristian Stellini

BENEVENTO (3-5-2): 1 Montipò; 15 Glik, 5 Caldirola (58 Pastina 60'), 93 Barba; 27 De Paoli, 56 Hetemaj, 10 Viola (28 Schiattarella 60'), 29 Ionita (8 Tello 70'), 16 Improta (18 Foulon 70'); 17 Caprari (19 Insigne 76'), 9 Lapadula.A disposizione: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 6 Abdallah, 14 Dabo, 20 Di Serio, 30 Masella, 44 Falque.Allenatore: Filippo Inzaghi.

Marcatori: 7' autogol Improta (B), 57' Lautaro (I), 67' e 78' Lukaku (I)Ammoniti: Caldirola (B), De Paoli (B)Recupero: 0' - 0'.

Arbitro: Pasqua.Assistenti: Longo, Raspollini.Quarto Uomo: Gariglio.VAR: Calvarese.Assistente VAR: Galetto.


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