Champions League, Conte: "Noi arbitri del nostro destino"
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— 20 ott 2020Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia di Inter-Borussia Mönchengaldbach
APPIANO GENTILE - Vigilia di Champions League per l'Inter, attesa dal debutto stagionale nella massima competizione europa dalla sfida con il Borussia Mönchengaldbach, a San Siro mercoledì alle 21. Dal Centro Sportivo Suning l'allenatore nerazzurro Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti, collegati per la conferenza stampa.
Sente che questa squadra sia più pronta ad affrontare la competizione europea? "Il cammino dell'anno scorso, con la finale disputata, ha permesso a tutti di guadagnare esperienza. A questo gruppo abbiamo aggiunto Vidal, uno che ha grande esperienza internazionale. Ripartiamo molto più attrezzati rispetto alla passata stagione".
Come sta Bastoni e quali sono le condizioni della rosa? "Bastoni ha ripreso lunedì ad allenarsi con la squadra, quello di oggi sarà il suo secondo allenamento in gruppo. Verrà in panchina, è a disposizione. Bisogna però comprendere che quando un giocatore recupera da questa situazione è comunque debilitato, ci vuole tempo affinché torni in condizione. Faremo le nostre valutazioni. In mezzo al campo, anche, dobbiamo vedere un po' di cose: Brozovic ha finito un po' affaticato, non vogliamo prenderci rischi con nessuno".
Tante big in difficoltà nel weekend di campionato: anche alla luce di questo, quale può essere il percorso stagionale dell'Inter in coppa? "In Italia il campionato sarà molto equilibrato, vedo molte squadre che lotteranno per i primi quattro posti della classifica. Sono competitive e possono fare cose importanti, noi vogliamo esserci. All'estero anche altre big hanno perso, come Real Madrid e Barcellona, ci sono risultati inaspettati. Ovviamente pesano gli impegni internazionali, i calciatori sono tornati affaticati, ci sta qualche risultato sorprendente. Noi dobbiamo essere arbitri del nostro destino. E vogliamo esserlo in positivo".
Come mai decide di giocare con il 3-4-1-2 anche quando in campo non c'è Eriksen? In quella posizione può giocare anche Vidal? "Stiamo giocando con questo sistema perché è quello che esalta al meglio le caratteristiche di ogni singolo giocatore. Lo abbiamo fatto in tutta la fase finale di Europa League: Barella giocava da trequartista, ma spostato a destra, con Brozovic e Gagliardini in costruzione. A volte può cambiare la posizione del trequartista, ma resta tale la sua presenza: lì ci possono giocare Eriksen, Barella, Sensi, Vidal e Nainggolan".
A Madrid vi considerano favoriti nel girone? Vi pesa o esalta? "Non so se ci considerano così, il Real Madrid ha vinto la Liga, ha giocatori importantissimi, che hanno vinto la Champions League diverse volte. Sentire che il Real Madrid è sfavorito mi fa sorridere. Le valutazioni bisogna sempre farle in maniera seria, concentrata".
Sente che le manca un trofeo internazionale per consacrare il suo percorso professionale? "Mi sto avvicinando, in quattro anni ho fatto, nelle due competizioni, ottavi, quarti, semifinale e finale. Sinceramente non aver vinto il trofeo rappresenta per me un problema. Mi gusto il percorso con le squadre di club, è la cosa più importante. Vince sempre solo una squadra. Io posso ritenermi soddisfatto, ho fatto tutti gli step e un bellissimo percorso che mi rende orgoglioso".
Come sta Sanchez? "Eravamo molto preoccupati, non arrivavano notizie positive dal Cile inizialmente. È tornato con un affaticamento agli adduttori, siamo stati attenti e accorti a gestirlo. Sabato ha giocato 15 minuti ed eravamo in apprensione, ma ha dato garanzie, sta bene, si è allenato. Domani ho la possibilità anche di schierarlo dal primo minuto".
L'assetto difensivo e le caratteristiche dei suoi difensori: c'è qualcosa da cambiare? "Anche l'anno scorso abbiamo giocato nella stessa maniera, difendendo in 50 metri di campo. Penso che le caratteristiche dei nostri difensori possano permettere di affrontare questo tipo di situazioni. È andato via Godin, è arrivato Kolarov, gli altri c'erano già e avevamo miglior differenza reti del campionato. Stiamo lavorando tanto e lavoriamo tanto, dobbiamo essere bravi a prendere le cose positive e migliorare le situazioni negative. Se non abbiamo tempo utilizziamo molto le sessioni video, non siamo preoccupati. Spesso e volentieri si accusano le italiane di difensivismo, noi cerchiamo di fare un tipo di calcio che l'anno scorso ci ha portati al secondo posto e alla finale di Europa League".