Conte: “Vogliamo proseguire il nostro percorso ed essere protagonisti”



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25 set 2020
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Le dichiarazioni dell’allenatore nerazzurro nella prima conferenza stampa della stagione 2020/21


MILANO – Prima conferenza stagionale per Antonio Conte che insieme al CEO Sport nerazzurro Giuseppe Marotta ha risposto alle domande dei giornalisti collegati nella giornata di vigilia dell’esordio in campionato della squadra, la gara di sabato alle 20.45 contro la Fiorentina.

Come sta la squadra e come si approccia a questa Serie A? C’è già un obiettivo per questa stagione?

Abbiamo lavorato molto bene, sono soddisfatto di queste tre settimane che abbiamo avuto. Siamo stati una delle ultime squadre a finire, abbiamo giocato l’ultima partita il 21 agosto. Abbiamo lavorato bene in questo tempo, sono soddisfatto dell’attitudine, della voglia e della volontà della squadra. Siamo pronti a iniziare questo campionato, sicuramente è un campionato difficile per tanti aspetti, sia per come abbiamo finito, sia per come stiamo iniziando. Ci auguriamo che le cose possano migliorare. La nostra ambizione deve essere confermare la credibilità che abbiamo guadagnato l’anno scorso a livello nazionale e internazionale visto che abbiamo giocato una finale di Europa League. Quindi vogliamo confermarci e fare sempre del nostro meglio.

Qual è la sensazione in termini di crescita rispetto all’anno scorso, anche con gli arrivi dei nuovi, dal punto di vista tecnico e di esperienza?

Se parliamo di esperienza Vidal e Kolarov sono giocatori che possono portare esperienza. Hakimi è un ragazzo di 20 anni che ha grandi potenzialità. In accordo con il Club abbiamo scelto una strategia tenendo conto di quello che ha detto la proprietà e della situazione particolare che stanno attraversando tutti i Club cercando di cogliere delle opportunità tenendo conto di questo. Stiamo lavorando con serenità e sintonia sapendo che vogliamo consolidare la credibilità che abbiamo ottenuto l’anno scorso. L’Inter ha raggiunto diversi risultati che lo dimostrano, questo ci deve dare forza e coraggio e far capire che la strada intrapresa è quella giusta. Stiamo attuando una strategia che è accettata da tutti con l'obiettivo comune di fare il bene dell’Inter.

Ci siamo lasciati un mese fa con alcune riflessioni sul futuro. Un mese dopo quanto questa Inter è vicina alla tua idea dentro e fuori dal campo?

L’anno scorso abbiamo iniziato un percorso e nei percorsi di crescita si devono fare delle valutazioni e cercare di migliorare le situazioni in corso d’opera. Da parte di tutti quanti c’era e c’è la volontà di cercare di migliorarci in tutti i settori e di questo sono contento. Nei confronti se ci sia trova tra persone intelligenti che hanno lo stesso obiettivo si trova sempre una soluzione e sono contento perché so che stiamo proseguendo un percorso tutti insieme con la consapevolezza di voler fare il bene dell’Inter e questa è la cosa più importante per società, squadra e tifosi. Da parte mia c’è grande voglia di lavorare insieme ai calciatori e siamo pronti a cominciare una nuova stagione sapendo che non sarà facile ma siamo pronti.

In queste settimane come hai visto Eriksen? Può diventare un valore aggiunto?

Tutti i calciatori che sono qui rappresentano un valore aggiunto sia per me che per l’Inter, da Eriksen a Pirola. Sono contento di avere questo tipo di calciatori perché sono ottimi giocatori, professionisti e bravi ragazzi. Sanno che ci aspetta un’annata dura con 60/65 partite e tutti sono pronti a diventare un valore aggiunto e devono diventarlo, da Handanovic, il nostro capitano a Pirola, il più giovane ma con grandi prospettive.

Vidal è disponibile per domani? In che posizione potrebbe giocare?

Vidal sta bene. Si è presentato in buone condizioni fisiche. Tatticamente è un calciatore che ha già giocato con me ma stiamo facendo anche cose nuove rispetto al passato. Si sta inserendo bene in squadra, è un giocatore intelligente e ha grande mentalità e nel nostro centrocampo può fare tutti i ruoli: uno dei centrocampisti centrali, sulla trequarti, interno di centrocampo dovessimo giocare con vertice basso a due interni. Può giocare in più ruoli e siamo contenti di averlo con noi.

All’inizio dell’anno scorso avevi dichiarato di sentire di avere almeno l’1% di possibilità di vincere qualcosa. Di quanto è cresciuta questa percentuale visto che anche la squadra è migliorata parecchio?

È difficile fare pronostici o dare percentuali. L’anno scorso mi avete chiesto perché ho sposato il progetto Inter e ho risposto che per me era importante sentire di avere (anche poche) possibilità di vincere ma sentire che ci sarebbero state e alla fine avevo ragione perché siamo andati vicini a vincere qualcosa e siamo stati protagonisti in tutte le competizioni, dalla Coppa Italia, al Campionato all’Europa League. Le mie sensazioni erano giuste, poi quella che vince è una ma questo non deve oscurare il percorso che abbiamo fatto. Quando senti la possibilità di vincere fai di tutto per farlo. L’obiettivo è di essere fino alla fine della stagione nelle competizioni, vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro. L’anno scorso è stato fatto qualcosa di straordinario.

L’Inter quest’anno è attrezzata per vincere o l’arrivo di un giocatore ulteriore potrebbe cambiare le carte in tavola?

Io penso che nessuna squadra abbia l’obbligo di vittoria anche perchè nessun allenatore può assicurare al 100% di vincere. Squadre come l’Inter hanno l’obbligo di essere protagoniste, di riuscire ad essere competitive fino alla fine, poi alla fine ci sono vari aspetti, anche la “dea bendata” ti fa vincere o non vincere. Penso all’occasione in finale di Europa League di Romelu e all’autogol con cui siamo stati sconfitti. Noi dobbiamo sempre dare il massimo in tutte le situazioni, come l’anno scorso.

Che partita sarà contro la Fiorentina? Hakimi potrà essere titolare?

Affrontiamo una squadra forte che ha operato bene sul mercato, hanno confermato un allenatore molto bravo e preparato. Dovremmo fare grande attenzione. Hakimi è un calciatore che ha delle potenzialità veramente importanti, è inevitabile che come per tutti i nuovi arrivi ci voglia un po’ di tempo per entrare in determinati meccanismi. Noi siamo una squadra organizzata sia a livello offensivo che difensivo. Quindi ci sarà da lavorare, lui ha dimostrato già le sue potenzialità in questa prima parte di stagione, sia con lui che per gli alti arrivati sarà importate lavorare sotto tutti gli aspetti.

Come ha ritrovato Perisic dopo la sua esperienza in Germania?

Sono contento per Ivan perché ha fatto una grandissima esperienza con il Bayern Monaco che l’ha portato a vincere 3 trofei. Ora è tornato per darci una mano, per mettersi a servizio della squadra e sono contento che abbia questa voglia e questo entusiasmo perché quando è così tutto diventa più semplice.


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