"Francesco, torna..." - Adani e quel gol speciale alla Juventus nel 2004
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— 27 apr 2020Nella semifinale di Coppa Italia del 2004 una storia di vita raccontata dall'ex difensore nerazzurro
MILANO - Ci sono partite che fanno bene al cuore anche se portano in dote una sconfitta dolorosa. Ci sono storie di vita che sorpassano ogni risultato calcistico, gesti che restano incisi, segni concreti. Negli scorsi giorni, in una diretta Instagram con Christian Vieri, Daniele Adani, ex difensore nerazzurro, ha raccontato un episodio vissuto con la maglia dell'Inter nella stagione 2003/2004. Un gol, una messaggio e una storia a lieto fine che vale la pena ricordare, rivedendo il gol e riascoltando le parole di Adani (nel video in fondo all'articolo).
12 febbraio 2004, semifinale di Coppa Italia, Inter-Juventus. All'andata, 2-2 a Torino. La sfida di San Siro, arbitrata da Pellegrino, è rovente: il gol di Adriano, quelli di Tudor e Del Piero, il rosso a Cordoba. Al 95', quando mancano pochi secondi alla fine del recupero, con l'Inter in 10, Vieri rientra verso il centrocampo, apre sulla sinistra per Stankovic. Adani si lancia in avanti, con una corsa a perdifiato. Emre raccoglie il cross di Stankovic, Chimenti para, la palla va verso Adani che di piatto segna il 2-2 (l'Inter perderà poi il match ai calci di rigore).
Il difensore inizia così una corsa all'inverso, verso il centrocampo. Si toglie la maglietta, allarga le braccia, guarda verso il cielo: "Francesco, torna...".
Francesco era un ragazzo di 15 anni, della provincia di Brescia, tifoso dell'Inter. Era scomparso da casa da qualche giorno. La mobilitazione per ritrovarlo aveva coinvolto anche i giocatori dell'Inter, in particolare Christian Vieri, idolo del ragazzo, e Lele Adani, che in accordo con i magazzinieri, si era fatto preparare una maglietta da indossare sotto alla divisa da gioco con la scritta: "Francesco, torna".
"Quel gol fa parte del destino di una persona. Probabilmente la purezza di un concetto di vita, di un modo di interpretare le cose, a un certo punto nella vita terrena si ferma, non può andare oltre perché nella vita terrena ci sono cose più grandi di noi". Lo aveva commentato così, quel gol, Lele Adani, in un post-partita bollente per altri motivi.
Il messaggio arrivò dritto a Francesco che, fuggito fino a Genova, aveva visto la partita in un bar. Due giorni dopo la bella notizia: il suo ritrovamento a Genova e il suo ritorno a casa.
E proprio Adani, dopo quel gol e quella dedica, aveva accolto con grande gioia quella notizia: "Anche attraverso questa esperienza di vita, ho capito che lassù c'è un Dio che ci aiuta e ci protegge. Sono molto contento per Francesco, per la sua famiglia, per i suoi amici e compagni di scuola".
Una storia bella, che valeva la pena di essere ricordata.