Focus Messico: Inter Campus agli occhi dei protagonisti
Community
— 25 set 2020L’unicità del progetto nerazzurro nel territorio autonomo del Chiapas, dove i valori positivi dello sport si fondono con quelli educativi della comunità
Ogni progetto nei 30 Paesi di Inter Campus è diverso l’uno dagli altri, ma quello in Chiapas ha caratteristiche che lo rendono ancora più unico. Il Chiapas fa parte dei 31 Stati che compongono la Repubblica del Messico, ed una delle aree più povere del paese nonostante sia in realtà la più ricca dal punto di vista delle risorse. Territorio di passaggio per centinaia di migliaia di cittadini provenienti dal sud e centro America, tutti che inseguono il sogno di una vita migliore che possa garantire loro un minimo di sussistenza e di sicurezza economica. In questa realtà si è attivato il progetto Inter Campus, a sostegno delle comunità zapatiste. Un’organizzazione indigena che, nel 1994 organizzati e guidati dall’intellettuale accademico Subcomandante Marcos, tifoso dell’Inter e dei Giaguari del Chiapas, iniziarono a ribellarsi in un Paese in cui i popoli autoctoni erano dimenticati dalla Repubblica rivendicando le proprie istanze di governo e di giustizia e organizzato il proprio sistema sanitario e di educazione, garantendo l’istruzione di base a tutti i membri dell’organizzazione. Nel tempo hanno consolidato le proprie pratiche di produzione basate sulla proprietà collettiva delle terre e sullo sviluppo di nuove forme di lavoro collettivo, che hanno permesso di sostenere materialmente l’organizzazione dell’autonomia.
In risposta ai mega-progetti governativi di sviluppo del turismo che minacciano le comunità zapatiste ed i loro territori, sono stati costruiti 11 nuovi centri di resistenza autonoma, aumentando in questo modo la tensione interna. A seguito di questi sviluppi, la sicurezza del nostro staff è stata messa a rischio e dall’inizio del 2020 ci hanno suggerito di sospendere il progetto.
Non è semplice nascondere quanto ci manchino i nostri amici “compas”, sia fuori che sul campo, i loro fazzoletti rossi, il loro coraggio, i loro modi gentili e disinteressati, i loro valori innati, la condivisione, la fratellanza, l’altruismo, il coraggio, la disciplina, la dignità nello sguardo e nei comportamenti.
Il nostro messaggio è che quando loro decideranno che sarà nuovamente il momento, continueremo ad esserci, non abbiamo mai smesso di esserci. Continueremo a supportare lo sviluppo del sistema educativo indigeno zapatista ed a condividere con loro tempo e sapere.