Match Review, Barcellona - Inter 2 - 0
Squadra
— 25 ott 2018Una buona Inter non basta, al Camp Nou decidono i gol di Rafinha e Jordi Alba
BARCELLONA - Che non sarebbe stato facile, si sapeva. Ma l'Inter vista ieri, nonostante il risultato, ha confermato che il Barcellona ha dei punti deboli. Che vanno sfruttati al meglio nel prossimo incrocio, probabilmente decisivo, tra 15 giorni.
Già, perché dietro il possesso palla classico dei blaugrana (64%), c'è anche qualche spazio per le occasioni di Politano, Vecino, Keita, Icardi. Corriamo tanto (110,9 km contro i 107 dei nostri avversari) e, in questo dinamismo, c'è spazio anche per la bella partita di Brozovic che si muove tantissimo, ma che mette a frutto quasi 9 passaggi su 10 (55 totali per il metronomo croato), che vince tutti i duelli aerei, che non la gioca quasi mai indietro (soltanto il 16,4% di tutti i tocchi non vanno in avanti) e che viene cercato più di tutti i suoi compagni (38 volte). Bene anche Politano, entrato con un guizzo in più, ma che manda alta la palla del possibile 1-1.
Dietro, voto alto per Handanovic che mette le mani e il corpo in un paio di interventi super; buona la prova di Skriniar che, malgrado le sollecitazioni continue di Suarez, porta a casa una partita molto compatta con 3 tackle, 5 contrasti, 4 respinte difensive. Purtroppo, questa volta, la Garra Charrua di Vecino non è sufficiente: il nostro numero 8 ci mette il cuore (7 contrasti e quel tiro da fuori che non scende per poco, nel primo tempo), ma questa volta non trova la zampata.
«Nel secondo tempo siamo riusciti a fare meglio e li abbiamo costretti a concedere di più. Dovevamo essere più precisi», ha detto Mauro Icardi a fine gara. Ed è da qui che dobbiamo ripartire. Da una seconda frazione che ha visto il Barcellona indietreggiare e lasciarci più spazi. A San Siro tra 2 settimane dobbiamo mettere questa partita nel bagaglio delle esperienze. E farla fruttare.
La qualificazione è ancora tutta nelle nostre mani e noi vogliamo giocarcela fino in fondo. Forza Inter!