Spalletti: "Vogliamo stare nella scia dei migliori"



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13 lug 2018
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L’allenatore dei nerazzurri in conferenza stampa: "Nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso"


APPIANO GENTILE - Dopo Asamoah, De Vrij e Lautaro, è mister Luciano Spalletti a presentarsi nella sala stampa del centro Sportivo Suning per introdurre la nuova stagione dei nerazzurri.

"Il campionato di Serie A era il migliore del mondo perché si puntava ad essere la più forte delle più forti. Questo gioco al rialzo portava il campionato intero a progredire, ora bisogna agganciarsi allo slancio dell'arrivo di Ronaldo per alzare tutti il livello. Nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso".

"Perché non dovremmo fare bene quest'anno? Riusciremo a fare una squadra di giocatori forti che ci permetterà di stare nella scia con le più forti. C'è una presa di considerazione tra i nuovi arrivati, tramite il lavoro della società c'è un appeal differente ora per quanto riguarda il venire a giocare nell'Inter: contano i risultati, il comportamento dell'anno scorso, la società, la città. Il calcio è fatto di opportunità nascoste in un pallone, guardate la passata stagione come si è conclusa".

"Lautaro è forte e già maturo nonostante la giovane età, è bravo a fare perno sui difensori e a giocare spalle alla porta. Mi sembra dallo sguardo essere ben dentro le situazioni e dal carattere forte come tutti gli argentini. Politano ha dribbling secco e velocità, De Vrij è abituato a giocare in Nazionale e a rendere subito giocabile una palla recuperata. Nainggolan è trasparentissimo, è uno che quando lo guardi non corri il rischio di essere ingannato. Salcedo è uno da palla al piede e che ti vuole passare attraverso, Asamoah è completo, perfetto per tentare di ambire a fare dei passi in avanti, sa già cosa fare e come comportarsi".

"Perisic e Brozovic hanno giocato contro l'Inghilterra la partita più bella e con più qualità, hanno dato un grandissimo apporto. In quella posizione Brozovic ha determinato la qualità del gioco di tutta la squadra. Ivan è un giocatore con strapotere fisico, se uno si può accostare a Ronaldo dal punto di vista fisico è lui. È forte sulla resistenza, è veloce, è disponibile per i compagni. In questo Mondiale hanno preso ancora più coscienza dei propri mezzi e la porteranno in valigia di ritorno all'Inter".

"Liste Champions? L'unica difficoltà sarà dover comunicare chi non entrerà nella lista, ma il numero di chi entrerà in quella lista è sufficiente per tutte le nostre competizioni. Il contratto non è un problema, non inventiamoci niente perché non c'è nessunissimo problema. Io qui mi trovo bene, non ho bisogno di procuratori o avvocati, tra noi c'è un buon rapporto e siamo tutte persone serie che lavorano in maniera corretta".

"Non credo di essere peggiore di nessuno, la rosa è più forte quest'anno ma ci sono delle squadre attrezzate che hanno mentalità e comportamenti acquisiti. Questo secondo me regala dei vantaggi. Quello che saremo l'ho visto nel momento in cui siamo usciti da quel momento difficile di 6-7 partite in cui abbiamo fatto pochissimi punti. Quello era il nocciolo, il nodo da sciogliere. E noi lo abbiamo sciolto bene".

"Abbiamo lavorato con la difesa a 4 e giocheremo così domani, poi proveremo la difesa a 3 o a 5. Lautaro e Icardi possono giocare insieme, come tutti i calciatori forti; devono andare a mettersi dentro un contesto di squadra e dividersi i compiti, dialogando il più spesso possibile. Un crack può essere Ivan Perisic, perché ha doti fisiche pazzesche ma deve andare più spesso in area. Mi aspetto di più da Vecino se starà bene perché l'anno scorso è stato un po' condizionato dal fisico. A Candreva è mancato solo il gol, Mauro ha numeri ancora superiori a quelli che ha raggiunto".

"Senza quelli che sono andati via non avremmo raggiunto l'obiettivo che abbiamo raggiunto: devo fare l'in bocca al lupo a tutti quelli che l'anno scorso ci hanno aiutato e ora sono andati via. Senza di loro non saremmo in Champions, lo stesso discorso vale anche per i tifosi. Rafinha e Cancelo ci hanno dato una mano importante e sono entrati nel gruppo e nella mentalità, in questi colori in tutto e per tutto. Erano emozionati nell'essere parte di questa squadra. Ci sono poi dei paletti da dover rispettare ed è giusto che ci siano".

"La finale? Sono condizionato e domenica faccio il tifo per Brozovic e per Perisic".


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