Bolivia, sempre più radicati nella comunità
Community
— 16 mar 2018Inter Campus fa visita ai bambini di Cochabamba dove allenatori, bambini e genitori sono parte attiva di un progetto integrato e in costante evoluzione
COCHABAMBA - Inter Campus fa ritorno in Bolivia a Cochabamba per incontrare i bambini e le bambine del quartiere disagiato di Ticti Norte e i figli dei detenuti del carcere di San Sebastián.
Ogni volta che torniamo in Bolivia, ci piace constatare quanto il programma, gestito in collaborazione con Massimo e Veronica della Fundación Casari, si stia evolvendo sotto diversi aspetti: le capacità tecniche ed educative degli allenatori locali che aumentano corso dopo corso, l'attaccamento sempre più forte dei bambini alla maglia e al progetto, il radicamento di Inter Campus nella comunità cochabambina, con la creazione di un comitato di genitori molto attivo e sempre presente al campo.
Se, da un lato, la presenza e l'impegno costanti di Inter Campus e del suo partner locale permettono che dal 2008 i bambini si allenino in modo regolare e con qualità, al comitato di genitori si devono alcune piccole ma importanti migliorie, come ad esempio la sistemazione della zona di bordo campo (dove è stata tagliata l'erba alta e sono state posizionate delle panchine per assistere agli allenamenti) e l'organizzazione di momenti di aggregazione per i bambini.
La settimana di visita della delegazione Inter Campus è stata come sempre speciale, un'occasione di festa per tutti, e si è conclusa, come avviene ogni sabato, con una mattinata di gioco e divertimento al CER-Centro Educativo Ricreativo, sede della Fundación Casari, insieme ai bambini figli dei detenuti del carcere di San Sebastián. Molti di questi bambini sono costretti per legge a vivere in carcere con il loro genitore recluso, ma grazie a questo progetto - che vede come partner anche la Pastorale Penitenziaria -, ogni settimana riescono a passare dei momenti di serenità e di spensieratezza, giocando a calcio, ma anche solo godendo di uno spazio accogliente e libero. Nel momento dei saluti, "grazie per toglierci dall'inferno" ha detto una bambina a Veronica, facendo commuovere lei e tutti noi.