La famiglia nerazzurra di Casablanca



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29 nov 2016
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Alfabetizzazione, parità di genere e inclusione sociale, i contenuti sostanziali del progetto Inter Campus Marocco attento anche ai temi dell’educazione e dell’istruzione dei bambini


CASABLANCA - Ogni visita quaggiù presenta sempre qualcosa di nuovo. È quello che pensiamo quando pranziamo attorno a un sontuoso couscous seduti nella dimora del nostro referente locale, Said Quadmiry, all'interno dell'ultima bidonville rimasta a Sidi Moumen, che è la casa di molti dei nostri bambini e delle nostre bambine di Inter Campus Marocco. Il governo del re ha predisposto un piano di edilizia popolare che sta rinnovando il quartiere e dando maggiori opportunità agli abitanti di questa periferia trascurata della città, dove traffici illeciti o ideologie violente fanno facilmente preda dei minori privi di prospettive e attività nelle strade. I nostri bambini, finita la scuola, sono entusiasti di raggiungere il campo, che è stato rinnovato da un benefattore ed è proprietà del municipio, per fare allenamento con i nostri allenatori/educatori Inter Campus, sei uomini e due donne, che lavorano con grande impegno per la loro formazione. Il progetto, che coinvolge 173 bambini di cui 33 bambine e 60 bambini orfani, rappresenta un importante realtà locale riconosciuta e apprezzata dalla comunità della baraccopoli. Molti genitori assistono agli allenamenti dei figli e nutrono nei confronti degli allenatori Inter Campus un sincero sentimento di stima: gli affidano le loro figlie femmine, riconoscono la validità del metodo Inter Campus, attivo non solo dal punto di vista tecnico sportivo ma soprattutto umano - monitorando educazione e istruzione anche attraverso la visione delle pagelle dei bambini coinvolti. Tema caro alle famiglie, molte delle quali presentano casi di analfabetismo e per questo sono ancora più attente all'istruzione dei bambini.

Durante la mission gli allenatori Paola Balconi e Lorenzo Forneris hanno svolto un corso di formazione pratica al pomeriggio e teorica al mattino, grazie all'aiuto prezioso del nuovo Responsabile Paese Omar El Sayed. Il suo essere di madrelingua araba consentirà un ulteriore passo avanti nella preparazione dei nostri referenti tecnici locali e permetterà altresì di facilitare il lavoro di monitoraggio di Wafa Latif, nostra referente organizzativa locale, che ci trasmetterà con costanza l'andamento dei lavori. Un poco di commozione nel salutare Massimo Seregni, che lascia la gestione organizzativa dell'Inter Campus Marocco per altre realtà, ma non è un addio, è un arrivederci, InshAllah. 


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